Tangenti, un imprenditore al telefono: «La Befana la vogliono tutti»

Tangenti, un imprenditore al telefono: «La Befana la vogliono tutti»
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Venerdì 15 Gennaio 2016, 19:27

«La Befana la vogliono tutti». Così, con quella che gli inquirenti interpretano come una esplicita allusione a richieste di tangenti, si esprime al telefono uno degli imprenditori coinvolti nell'inchiesta della procura di Napoli sugli appalti per la raccolta dei rifiuti che ha portato oggi, tra l'altro, a una richiesta di arresti domiciliari nei confronti del senatore di Forza Italia Domenico De Siano. Per tale vicenda sono indagati, tra gli altri, De Siano e il deputato di Forza Italia Luigi Cesaro, all'epoca presidente della Provincia di Napoli.

L'appalto in questione è quello del Comune di Forio d'Ischia. A parlare, il 4 gennaio 2012, sono Carlo Savona e Carmine Gallo, rispettivamente legale rappresentante e consulente commerciale del CITE, il consorzio che sarebbe stato favorito per l'affidamento dell'appalto del servizio di raccolta dei rifiuti. Carlo: La befana la vanno trovando (la vogliono, ndr) tutti quanti Carmine: eh...ma ti devi comportare bene!! per la befana... Carlo: tu forse non hai capito...la vanno trovando tutti quanti.....Ti volevo dire però...ti voglio dare un'altra notizia che tra la befana...sabato e domenica c'è la befana che ci vuole...la befana ci cerca, perciò tu domani mattina è importante che ci vai, poi al limite domani sera io quando torno ti chiamo e vediamo se ci riusciamo a vedere, altrimenti ci vediamo alla befana Carmine: ....... okay, adesso vediamo...la sistemiamo la befana, ciao I magistrati annotano che il 7 gennaio successivo, dopo due telefonate per fissare l'appuntamento, Savoia si reca a casa di Cesaro, nel comune di Sant'Antimo, dove si trattiene per venti minuti come emerge dal servizio di appostamento della squadra.

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