Trionfo degli under 40 nei Comuni della provincia di Lecce

Trionfo degli under 40 nei Comuni della provincia di Lecce
di Paola COLACI
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Lunedì 20 Giugno 2016, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 10:42

Tutto è compiuto. A Gallipoli e Nardò largo ai giovani: il 30enne Stefano Minerva nuovo sindaco di Palazzo Balsamo, le chiavi del comune neretino invece vanno al 31enne Giuseppe Mellone. Vittoria a metà per Pd e centrosinistra. Se in riva allo Jonio il “delfino” di Michele Emiliano trionfa sull’ex dem Flavio Fasano, a Nardò l’“uomo delle civiche” rifila una sonora sconfitta al sindaco uscente Marcello Risi, sostenuto da tutta la coalizione.
Il sipario sulle Comunali è calato definitivamente alle 23 di ieri sera.

Pratica “ballottaggio” archiviata nelle uniche due realtà al voto al di sopra dei 15mila abitanti che ancora mancavano all’appello dei 23 comuni salentini coinvolti nella tornata elettorale del 5 giugno scorso. I numeri, le percentuali e risultati ufficiali sono giunti in nottata. Ma poco dopo mezzanotte la geografia degli assetti politici nel Salento era chiara. Con la vittoria di Gallipoli, il Pd e il centrosinistra piazzano i loro vessilli sulla maggior parte delle amministrazioni rinnovate. Ma la sconfitta di Nardò non consente alla segreteria provincia di Salvatore Piconese di brindare al successo pieno.

Sul fronte opposto, invece, un centrodestra dilaniato dalla guerra fratricida tra fittiani e berlusconiani riesce comunque a chiudere la partita proprio come l’aveva cominciata. Confermandosi, cioè, alla testa di 8 Comuni. Al primo turno sconfitta schiacciante proprio a Gallipoli.
Anche se nella battaglia di posizionamento interna al centrodestra, a Gallipoli Quintana ha la meglio su Barba. Nel Comune neretino, invece, fittiani sconfitti al primo turno mentre la strategia dei forzisti di Paride Mazzotta di puntare tutto su Mellone si rivela vincente. Ma tant’è.

Il modello “a maglie larghe” messo in campo dal Pd sembra aver tenuto. In solitaria o alla testa di coalizioni allargate a sinistra con il senatore Dario Stefàno e la “Puglia in Più”, al centro con l’Udc e persino con Forza Italia e con gli stessi CoR di Raffaele Fitto, al primo turno il Pd è riuscito a confermare l’egemonia su Trepuzzi con Giuseppe Taurino, su Patù con Gabriele Abaterusso, su Sogliano Cavour con Paolo Solito e su Cutrofiano con Oriele Rolli. “Scippato” al centrodestra il comune di Alessano con Francesca Torsello e, a braccetto con i forzisti, anche Taviano con Giuseppe Tanisi. A Melissano, invece, Pd e CoR in coalizione hanno incoronato Alessandro Conte neo sindaco. Stesso filo conduttore a Diso con Antonella Carrozzo e a Sanarica con Salvatore Sales. Nulla ha potuto, però, l’asse Pd- FI a Cavallino contro l’egemonia dei fittiani. Netta l’affermazione di Bruno Ciccarese. Piconese ha perso Taurisano, storico fortino rosso espugnato da Forza Italia con Raffaele Stasi. I fittiani, invece, si sono tenuti stretto Collepasso con Paolo Menozzi, ma anche Poggiardo e Nociglia con Giuseppe Colafati e Massimo Martella.
Il resto sono “civiche pure” e Consigli comunali arcobaleno.

Dopo la scrematura del primo turno, a Gallipoli l’avevano spuntata Flavio Fasano e Stefano Minerva. Entrambe “anime” di sinistra, è vero. Ma distanti anni luce per storia personale e politica. Fasano, ex primo cittadino da tempo in rotta di collisione con il Pd, ha messo in piedi il raggruppamento di “Gallipoli Futura” con quattro liste. Minerva, coordinatore cittadino del Pd “benedetto” del governatore di Puglia Michele Emiliano, è stato supportato da sette liste: Pd-Udc-Puglia in più di Dario Stefàno insieme con alcune civiche. A ingrossare le fila dei suoi sostenitori, però, sul finale si è aggiunto il gruppo dei fedelissimi di Quintana. In rotta di collisione con il forzista Vincenzo Barba che al secondo turno aveva scelto di sostenere Fasano, l’ex candidato del centrodestra almeno su questo fronte è riuscito a battere il senatore azzurro e nuovo nemico giurato.

Dalle parti di Nardò, al sindaco uscente Risi il sostegno dei dem, con il vice ministro Teresa Bellanova e il governatore Emiliano in testa, ma anche dalla La Puglia in Più e quattro civiche non è bastato.

Vincente al primo turno, ha dovuto cedere il passo a Mellone. Vera novità di questa campagna elettorale, il giovane avvocato ha messo in piedi una coalizione trasversale, “Alleanza per il cambiamento”, contando sul sostegno di 7 civiche. Ma anche sui berlusconiani in campo con la lista Forza Nardò. Corsa solitaria, invece, per i fittiani con Antonio Vaglio già fuori dai giochi al primo turno. Una sconfitta che nelle ultime due settimane avrebbe determinato una frattura interna fra gli stessi “colonnelli” dell’eurodeputato di Maglie. Nonostante la dichiarata volontà di lasciare agli elettori libertà di scelta, i drappelli del presidente Sgm Mino Frasca avrebbero sostenuto Risi. Gli uomini dell’onorevole Roberto Marti, invece, Mellone. E a spuntarla è stato il deputato. Ora, però, è tempo di bilanci complessivi. I neo sindaci festeggiano, ma la resa dei conti nei partiti è appena cominciata.

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