Mozza la testa al gatto e la lascia sull'uscio del vicino: denunciato

Mozza la testa al gatto e la lascia sull'uscio del vicino: denunciato
di Francesco Oliva
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Venerdì 11 Luglio 2014, 14:12 - Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 11:14
SAN PIETRO - La testa mozzata di un gatto lasciata sulla soglia della porta del giardino del suo vicino, in precedenza altri tre ridotti in fin di vita impigliati nel filo spinato del muro divisorio delle due abitazioni, oltre a numerosi animali ritrovati morti per avvelenamento. La vendetta - Una tremenda vendetta consumata da un uomo di San Pietro in Lama ai danni del proprio vicino “reo” di dar da mangiare e accudire con eccessivo amore gatti randagi che si aggirano nelle vicinanze delle rispettive abitazioni. Presenze ritenute sgradite che hanno convinto l’uomo, poco più che 50enne, a maturare propositi di vendetta accanitosi contro quelle piccole e indifese creature.

Le denunce - Su questi macabri ritrovamenti sono state presentate tre denunce presso la caserma dei carabinieri di San Pietro in Lama dal vicino animalista ormai esasperato che ha così deciso di affidarsi all’avvocato Anna Pecora per porre un freno ad una sequela di vili gesti.

E, nei prossimi giorni, i militari dovrebbero depositare in Procura una prima informativa in cui compare il nome del responsabile per ora denunciato con l’accusa di maltrattamento di animali.

Tale vicenda che sembra uscire da un film degli orrori e che invece rappresenta la nuda e cruda realtà di uno spaccato di vita di un paese del Salento vede da una parte una famiglia arrivata da poco a San Pietro in Lama dopo aver vissuto fuori regione, dall’altra un loro vicino residenti nel centro storico.

L’amore di un’intera famiglia per gli animali e i gatti in particolare, l’avrebbe portata a dare spesso da mangiare ai felidi randagi provocando, però, la stizzita reazione del vicino. Le prime manifestazioni di insofferenza si sarebbero consumate nello scorso mese di novembre quando sul muro divisorio delle due abitazioni sarebbe stato piazzato un filo spinato che avrebbe funto da trappola per i poveri animali e sarebbe stato anche cosparso del veleno. Tre gatti, così, sarebbero rimasti impigliati, ridotti in fin di vita.

Questi episodi avrebbero rappresentato il prologo di quanto sarebbe successo appena un mese fa quando la vendetta avrebbe riservato un altro capitolo ancor più inquietante e macabro, Da qui la decisione di presentare una nuova denuncia a corredo delle precedenti già sporte per fornire ulteriori spunti investigativi e bloccare questa moria di gatti diventati una sorta di baratt” per soddisfare i capricci di un vicino in guerra con un suo confinante.
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