Vaccini, Caprio: «Radierei i medici che si oppongono»

Pietro Caprio, primario di pediatri al Vito Fazzi di Lecce
Pietro Caprio, primario di pediatri al Vito Fazzi di Lecce
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Venerdì 26 Maggio 2017, 21:56 - Ultimo aggiornamento: 21:57

«Un po’ di febbre è un effetto collaterale più che accettabile a fronte delle gravi malattie e complicazioni che il vaccino scongiura». Senza incertezze il direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale Fazzi di Lecce, Pietro Caprio, a proposito dei vaccini.
Direttore Caprio, l’approvazione del decreto legge che ha esteso a dodici i vaccini obbligatori e introduce sanzioni per i genitori ha sollevato polemiche. Era necessaria una misura così severa?
«Il decreto legge è assolutamente giusto. I bambini devono essere vaccinati, anche per rispetto a quei bambini che non possono farlo. Da qualche parte ho letto è lo Stato fascista che obbliga, non è così. Lo Stato tutela la salute e questo decreto legge è una misura sociale».
Perché tanta diffidenza verso i vaccini?
[/NERODOMANDE]«Perché si dà fiducia a dottor Google. Se il bambino non fa il vaccino contro il Morbillo, la Rosolia, e Varicella, uno di questi virus come complicanza può dare l’encefalite, che facciamo? Non capisco perché i genitori devono aver fiducia nelle informazioni che circolano su siti dove chiunque scrive pur non avendo le conoscenze adeguate, vadano sul sito del ministero della Salute e troveranno tutte le risposte ai loro dubbi».
Si temono gli effetti collaterali.
«La classica febbre e il dolore nella sede di inoculazione del vaccino che si possono curare con il Paracetamolo. Da trent’anni consiglio i vaccini e come pediatra chiarisco i dubbi che nutrono i genitori. Noi dobbiamo spiegare, per un bambino ho sensibilizzato i genitori per un anno e finalmente si sono convinti a farlo vaccinare. Non c’è nessuna evidenza scientifica che dimostri un legame tra vaccinazione e autismo: chi lo ha fatto in Inghilterra è stato radiato dall’Ordine dei medici inglesi. Io radierei tutti i medici che li sconsigliano e mi auguro che non ce ne siano».
Cosa rischia un bambino non vaccinato?
«Possono prendere malattie infettive, con complicanze gravi. Il normale decorso di una malattia infettiva può dare di per sé dei problemi, i più gravi sono di tipo neurologico. Gli effetti collaterali sono poca cosa rispetto alle conseguenze della malattia. È sempre preferibile che il pediatra faccia una valutazione dello stato di salute del bambino che deve essere in buone condizioni di salute prima di essere vaccinato e, a seconda del calendario vaccinale, dell’età del bambino, si procede alla vaccinazione. Sono contentissimo della decisione del Governo perché mette fine alla confusione che si era creata attorno alle vaccinazioni e alle leggende metropolitane sulla loro composizione. Se ci fossero eccipienti dannosi per la salute non potrebbero avere l’autorizzazione ministeriale alla somministrazione».
 

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