Università e musica
Ivan, i sogni spezzati al rientro a casa

Università e musica Ivan, i sogni spezzati al rientro a casa
di Mary QUINTANA
3 Minuti di Lettura
Lunedì 21 Agosto 2017, 14:07 - Ultimo aggiornamento: 14:22

Musicista e studente. Ivan De Blasi, 23 anni di Matino, viveva a Pordenone, in Friuli, dove si era trasferito per motivi di studio. Una vita semplice, un ragazzo solare, discreto ed educato che, come molti ragazzi del Sud, aveva scelto di lasciare la sua cittadina per andare a studiare fuori.
Ritornava in paese durante le pause estive, come molti studenti fuori sede, alcune settimane insieme agli amici e alla famiglia prima di ricominciare con l’Università. Ieri mattina, erano passate da poco le 6, quando i genitori hanno ricevuto la drammatica notizia. Uno choc terribile, lo strazio, le urla e il dolore.
Il padre Giuseppe e la madre Erminia Rao, erano in realtà già allarmati dal fatto che il figlio non rispondesse al telefono e non fosse ancora rientrato a casa. Ivan non era solito fare tardi. Preoccupati da qualche ora. Papà Giuseppe e mamma Erminia stavano pensando di avvisare anche le forze dell’ordine che, invece, già si dirigevano verso la loro abitazione di Matino. Travolta dal dolore anche Lara, la sorella maggiore: era legatissima a Ivan.
Una famiglia come tante altre. I genitori sono conosciuti in paese come brave persone. Entrambi impegnati socialmente come donatori di sangue con l’associazione di volontariato Fratres di Matino. Anche Ivan lo era: sorridente, giudizioso e responsabile, così lo ricorda chi ha avuto modo di conoscerlo.
E alla famiglia va il cordoglio dell’associazione attraverso la presidente, Donatella Crusafio, anche lei sconvolta dalla tragica notizia «In questi momenti nessuna parola può essere di conforto, ma siamo vicini al loro dolore. Una famiglia eccezionale che faceva tanto anche nel volontariato».
Una domenica di dolore qui a Matino. Un paese che si è risvegliato con la più terribile delle notizie. E a nome della comunità si è espresso anche il sindaco Giorgio Toma. «Perdiamo nel modo più triste un figlio della nostra terra – ha detto il primo cittadino - un bravissimo ragazzo che aveva sempre voluto conservare i suoi legami con il Salento e che sicuramente avrebbe potuto fare molto anche per la sua cittadina».
Ivan non viaggiava da solo. Tornava da Gallipoli insieme ai suoi amici: Luigi Ruberti, 28 anni di Gagliano del Capo con la fidanzata Jasmin Gissela Cherre Quintero 23enne originaria di Esmeralda in Ecuador, ma residente anche lei nel Capo di Leuca per stare più vicina al suo fidanzato. Jasmin è stata sbalzata fuori dall’abitacolo nel volo di 5 metri. Per lei l’impatto al suolo è stato fatale, ma Luigi ancora non lo sa. La sua famiglia non è ancora riuscita a dirgli che la sua fidanzata non c’è più.
Luigi, unico superstite è ricoverato presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Anche lui è stato sbalzato fuori dal veicolo, ha una costola rotta ed alcune escoriazioni, ma è fuori pericolo. Sul profilo Facebook della ragazza l’ultimo stato riguarda proprio il fidanzato. I due avevano festeggiato 2 anni di fidanzamento solo pochi giorni prima, erano felici. Non potevano sapere che poco dopo la vita li avrebbe separati per sempre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA