Un hotel di lusso nell'ex Regina Pacis: ecco il progetto

Un hotel di lusso nell'ex Regina Pacis: ecco il progetto
di Alessandra LUPO
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Giovedì 25 Agosto 2016, 19:18 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 20:49

La notizia è di qualche anno fa, esattamente del 2007 quando si seppe che la società di Rico Semeraro, ex presidente del Lecce Calcio aveva acquisito l'ex “Regina Pacis” di San Foca decisa a trasformare lo scalcinato ex centro d'accoglienza per migranti, attivo fino ai primo anni del 2000, per farne una struttura ricettiva vista mare.
Da allora del progetto si sono perse le tracce ma a distanza di quasi 10 anni lo scenario appare del tutto cambiato e al posto del residence di lusso pensato dai Semeraro spunta un progetto tutto nuovo, già depositato al Comune di Melendugno - dove ha già passato indenne la fase delle osservazioni - dalla “Pgh Queen Hotel”, società di cui è amministratore delegato il sindaco di Carmiano Giancarlo Mazzotta.

 
Si tratta di un hotel a cinque stelle, in materiali ecocompatibili e con una struttura "leggera" fatta di poco cemento, tanto vetro e pareti verticali verdi. La struttura ha l'obiettivo dichiarato di risanare l'antica ferita della costa di Melendugno, dove intanto la struttura dell' ex Regina Pacis si è sgretolata sotto i colpi dell'abbandono e della salsedine. Il territorio vedrà così rinascere un tratto importante della litoranea dove sorgerà l'albergo. Dal nome della società a quello della struttura, la memoria storica del luogo sarà preservata, tanto più che nel "Regina Palace" ci sarà anche una stanza che custodirà il ricordo della struttura di accoglienza, con foto e cimeli.
La “Pgh Queen Hotel”, che ha acquisito non solo la proprietà dell'immobile ma anche 20mila metri quadri di terreni circostanti, ha infatti l'idea di realizzare una struttura ecosostenibile che si inserisca armoniosamente nell'ambiente circotante - prosegue l'Ad Mazzotta -, non solo attraverso l'utilizzo di materiali ecologici e colori già presenti nello skyline del luogo ma anche lavorando sull'intorno, con una pista ciclabile e ampio spazio destinato alla mitigazione dell'impatto, con prati verdi e aree attrezzate per il turismo attento ai valori ambientali e paesaggistici, spiega ancora Mazzotta.

Inutile dire che per alcuni la memoria del Regina Pacis e dei risvolti giudiziari seguiti all'attività di accoglienza gestita dalla Curia leccese e dall'allora direttore Don Cesare Lodeserto resta una pagina buia per il territorio.
Mazzotta però non sembra preoccupato, anzi: «Non entro nel merito delle vecchie vicende, tutti saremo giudicati dal Signore e che ci siano stati anche pagine problematiche legate alla struttura è cosa nota ma di certo si tratta di un pezzo di storia del nostro territorio.
Per noi - prosegue Mazzotta - è importante custodirne traccia ma anche ridare alla costa la bellezza che da anni le è stata negata: per questo ilpresupposto del progetto è abbattere un ecomostro e fare in modo che nell'area rinasca».

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