Ultimi ritocchi alle liste tra alleanze inedite e coalizioni allargate

Ultimi ritocchi alle liste tra alleanze inedite e coalizioni allargate
di Paola COLACI
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Venerdì 6 Maggio 2016, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 16:33
Centrosinistra sempre più allargato, centrodestra ancora spaccato e grillini presenti in quasi tutti i 23 comuni al voto. E poi, liste da chiudere, ultime caselle da riempire, riunioni-fiume per accordi “last-minute” e colpi di scena dell’ultima ora che rimescolano le carte in gioco. A meno di 24 ore dalla presentazione delle liste per le amministrative di giugno tutto può ancora succedere.

All’election day del 5 giugno che vedrà protagonisti 23 comuni del Salento chiamati a rinnovare i consigli comunali manca giusto un mese. E mai come in queste ore nelle segreterie e nei coordinamenti di partito, nei circoli cittadini e tra le fila dei movimenti civici c’è grande agitazione. Ore frenetiche per il Pd che in molti comuni ha puntato a mettersi alla testa di grandi coalizioni allargate. È il caso di Cavallino, dove la segreteria democratica di Salvatore Piconese, la Puglia in Più di Stéfano, Udc, Psi, il circolo “Cavallino e Castromediano Bene Comune” e Forza Italia sosterranno la candidatura di Carla Rugge. Un “blocco” compatto che proverà ad archiviare l’egemonia dell’onorevole Gaetano Gorgoni, che anche questa volta proverà a tenersi stretto il Palazzo di città con il nipote ed ex consigliere provinciale Bruno Ciccarese. In corsa anche il Movimento Cinque Stelle con l’ingegnere Giampaolo Falco.
 
Patto di ferro tra democratici e forzisti anche a Taviano con Giuseppe Tanisi candidato sindaco che punta a stoppare la corsa per la riconferma a sindaco del fittiano Carlo Portaccio. A correre per la poltrona di sindaco anche il grillino Salvatore Trisolino, già candidato consigliere comunale a Lecce nel 2012 e candidato alla Camera dei Deputati nel 2013 sempre nelle fila del Movimento 5 Stelle. Stesso schema Pd-FI anche a Ugento dove il gruppo dem di Mario Paiano sarà supportato dal gruppo dei berlusconiani in una partita “a tre” contro il sindaco uscente ex Pdl Massimo Lecci e il grillino Giampaolo Citignola. Certezze già acquisite a Gallipoli con Stefano Minerva candidati sindaco, ad Alessano con Francesca Torsello, a Patù con Gabriele Abaterusso, a Sogliano con l’uscente Paolo Solito a caccia della riconferma, a Taurisano con William Maruccia e a Trepuzzi con l’ormai ex direttore di Arfi Giuseppe Taurino. Ma la vera novità delle ultime settimane è stato il “patto d’intesa” stretto tra il Pd salentino e il senatore ex Sel Dario Stefano. Un accordo che a Nardò ha dato vita a una lista di “La Puglia in Più” a sostegno del sindaco uscente Marcello Risi.

Ma la partita per il Pd non è ancora chiusa. «Il gran lavoro è già stato fatto – fa sapere Piconese – Abbiamo posizionato il partito sul territorio in base a schemi che fossero i più competitivi possibile. Abbiamo puntato soprattutto su alleanze larghe e inclusive e nella maggior parte dei casi abbiamo espresso un nostro candidato sindaco. In altre realtà, invece, il partito costituisce il perno della coalizione. Ad oggi manca ancora qualche piccolo dettaglio per chiudere tutte le liste ma siamo pronti».

Dalle parti del centrodestra, invece, ancora nervi tesi. Seppure il solco tra Forza Italia di Silvio Berlusconi e i Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto sia apparso meno profondo di qualche mese fa, la tensione non sembra essersi completamente dissolta. E i casi di Gallipoli e Nardò, unici due comuni al di sopra dei 15mila abitanti, sono la chiara dimostrazione che gli appelli alla reunion e al ricompattamento di area, non sono riusciti a cancellare del tutto la fase di “guerra fredda” inaugurata nel post regionali del maggio dello scorso anno. Dopo settimane di laceranti tira e molla, accordi su candidati sindaci prima siglati e poi disconosciuti, comunicati stampa al vetriolo e accuse reciproche a distanza, nella Perla dello Ionio solo nei giorni scorsi fittiani e forzisti sono riusciti a ritrovare l’unità convergendo sulla figura di Sandro Quintana. «A Gallipoli ormai non ci sono più dubbi, il candidato del centrodestra è Sandro Quintana – fa sapere il referente provinciale dei CoR Antonio Gabellone – A Nardò, invece, abbiamo scommesso su Vaglio così come a Trepuzzi puntiamo su Antonio Miglietta. Saremo presenti in tutti i comuni, in ogni caso».

A Nardò, dunque, i fedelissimi dell’eurodeputato di Maglie che fanno capo a Mino Frasca hanno puntato sul candidato sindaco Antonio Vaglio, nelle scorse ore una vera e propria tempesta sembra essersi abbattuta sull’altra metà del centrodestra. Quella guidata dai berlusconiani che sin dall’inizio sostengono Flavio Maglio. Poi martedì la virata improvvisa con Forza Italia pronta a dire addio a Maglio e unirsi all’altro candidato Pippi Mellone. Dopo una giornata “sull’altalena”, infine, a ripristinare gli assetti iniziali ci ha pensato lo stesso Maglio che ha fatto sapere di non essere intenzionato a ritirarsi. Intanto il coordinatore provinciale Paride Mazzotta continua a lavorare. «Nell’ultimo mese - sottolinea - abbiamo lavorato alacremente affinché Forza Italia potesse essere rappresentata in tutti i comuni salentini al voto con candidati sindaci e consiglieri. Certo, soprattutto nei casi di a Gallipoli e Nardò le partite non sono state facili ma ritengo che queste realtà politiche siano lo specchio di ciò che sta avvenendo a livello nazionale. Il centrodestra è in piena fase di ricostruzione e gli incidenti di percorso non mancano».

Partiti e coalizioni, infine, dovranno vedersela con il popolo dei grillini. Il Movimento Cinque Stelle ha presentato liste e candidati sindaci quasi ovunque. Ed è pronto a sfidare «la vecchia politica che ricatta i cittadini per un posto di lavoro». «Ad oggi mancano solo un paio di liste ancora in attesa di certificazione – ha fatto sapere nelle scorse ore la senatrice Barbara Lezzi – Potremo contare su candidati sindaco a Lizzanello, Cavallino Taviano, Nardò, Gallipoli, Poggiardo e in numerose altre realtà. Insomma, puntiamo a governare in tutti i comuni e chiediamo ai cittadini di avere coraggio».
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