Tragedia a Porto Cesareo, 60enne muore di fronte alla moglie

Tragedia a Porto Cesareo, 60enne muore di fronte alla moglie
di Claudio TADICINI
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Giovedì 24 Agosto 2017, 19:19
Un malore improvviso lo ha stroncato davanti agli occhi della moglie e degli altri bagnanti. È finita in tragedia la vacanza nel Salento di un 64enne originario della provincia di Bari, deceduto ieri mattina mentre si trovava in un tratto di mare di Punta Prosciutto, località balneare di Porto Cesareo, quasi al confine con la provincia di Taranto. Il dramma si è consumato attorno a mezzogiorno. L'uomo - Francesco Perniola, di Altamura - pare fosse appena entrato in acqua per un bagno, quando d'un tratto, verosimilmente a causa di un infarto, sarebbe stato visto in difficoltà. Diversi presenti hanno subito intuito la gravità della situazione e sono corsi in suo aiuto, richiedendo al contempo l'intervento di un'ambulanza del 118. Giunti sul posto, i medici hanno provato a rianimare il 64enne, cercando in tutti i modi di strapparlo alla morte. Ogni tentativo di salvare la vita al turista altamurano, che già soffriva di alcune patologie cardiache, purtroppo, si è rivelato inutile. La zona della tragedia è stata successivamente raggiunta anche dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Campi Salentina, intervenuti per ricostruire l'accaduto. Su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Maria Rosaria Micucci, pubblico ministero di turno, la salma dello sfortunato vacanziere è stata restituita ai familiari. Nel frattempo, però, monta la polemica per i “parcheggi selvaggi” lungo le strade d'accesso al mare, Ad alimentarla – con tutte le ragioni del caso - è Aldo Cosma, presidente della Pro Loco di Punta Prosciutto, che pone l'attenzione sulle “soste selvagge” delle auto lungo le strade delle marine, impedendo il più delle volte l'arrivo tempestivo dei soccorritori a bordo delle ambulanze, costretti a destreggiarsi tra le vetture che ne impediscono il passaggio. Una problematica, quella dei “parcheggi selvaggi”, che purtroppo appare diffusa in quasi tutte le località balneari del Salento, dove spesso il transito dei mezzi di soccorso è impedito da chi preferisce parcheggiare in modo indiscriminato e senza alcun senso civico, non rendendosi conto che il suo parcheggio selvaggio può valere la vita di una persona.
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