Terrore in Kenya: assalto alla Onlus salentina per una rapina, uccisa dottoressa

Terrore in Kenya: assalto alla Onlus salentina per una rapina, uccisa dottoressa
di Fabiana Pacella
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Domenica 29 Novembre 2015, 03:17 - Ultimo aggiornamento: 09:49
Un assalto armato alla Onlus salentina e muore una dottoressa. È sangue italiano quello versato in Kenya ieri, alle 18.30, ora italiana. Rita Fossaceca, 51 anni, medico italiano di Novara da anni impegnata in progetti umanitari per la Onlus ForLife che fa capo ad Alessandro Carriero, medico radiologo di Monteroni, è stata freddata da un colpo di pistola alla testa.
«Non sappiamo se si sia trattato di una rapina», dice Alessandro Carriero, presidente e fondatore dell’associazione umanitaria per la quale la donna era nel Paese africano impegnata nel completamento di un orfanotrofio. Ma è quasi certo che l’irruzione nella casa della Onlus a Mijomboni - piccolo centro a metà strada tra Watamu e Malindi - avesse quello scopo. Lo dicono le prime ricostruzioni: un gruppo di banditi armato con pistole per portare via il denaro custodito nella casa-sede.
Feriti altri tre italiani che sono stati portati nell’ospedale più vicino. La Farnesina sta assistendo le famiglie.

La dottoressa, di origini molisane, lavorava come radiologo all'ospedale Maggiore di Novara dove dirige l'unità specialistica anche il medico di Monteroni. La Fossaceca da alcuni anni collaborava con la For Life Onlus del medico salentino e si trovava in Kenya da un paio di settimane tanto che, sulla home page dell’associazione, teneva una sorta di diario di bordo.
In Kenya erano circa le 21. La Fossaceca si apprestava a preparare la cena insieme ad altri due colleghi volontari. Il tempo di mangiare qualcosa e il gruppo sarebbe ripartito, alle 23 ora locale, alla volta dell'Italia per raggiungere Alessandro Carriero. Non c'è stato il tempo. Nella residenza non c’era nessuno degli addetti alla sicurezza che di solito accompagnano i volontari, impegnati in una serie di progetti umanitari. Un dettaglio che suona strano, alla luce degli eventi tragici di queste ore. Si escludono, almeno per ora, collegamenti con il terrorismo.