Gli studenti-scienziati del liceo di Gallipoli e il cemento al gusto di ciliegia

Gli studenti-scienziati del liceo di Gallipoli e il cemento al gusto di ciliegia
di Antonella MARGARITO
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Mercoledì 27 Aprile 2016, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 14:42
“Cherry flavour concrete”, ovvero un cemento al gusto di ciliegia. Con questa invenzione due studenti del liceo “Quinto Ennio” di Gallipoli vincono il premio nel Concorso dell’Unione Europea dei Giovani Scienziati 2016, organizzato da Fast (Federazione nazionale delle associazioni scientifiche e tecniche).
Davvero un liceo da oscar quello di Gallipoli, capitanato dal preside Antonio Errico: dopo Alvaro Maggio - lo studente che l’anno scorso ha vinto il concorso internazionale Eucys 2015 con “Metals-Catchers” che sfrutta la pectina presente nelle bucce di frutta e verdura, per rendere potabile l’acqua contaminata dai metalli pesanti - arrivano altri due geni della scienza.

Si chiamano Cristina D’Amato e Simone Margarito dell’indirizzo Scientifico classe 4D Opzione Scienze Applicate e della docente Rossana Congedo, che così si è aggiudicata la possibilità di rappresentare l’Italia a Eucys 2016, European Union Contest for Young Scientists, ossia il Concorso internazionale per Giovani Scienziati che si tiene ogni anno a settembre in un Paese diverso dell’Europa e che vede la partecipazione di 40 nazioni.

Proprio quel concorso che vide lo scorso anno premiare il gallipolino Alvaro Maggio, sempre con la stessa docente. La giuria, formata da 35 valutatori con esperienze diversificate in prestigiosi centri di ricerca internazionali ha conferito infatti il primo premio al progetto “Cherry flavour concrete” per la realizzazione in un innovativo biomateriale. L’originale studio si basa sulla valutazione delle prestazioni fisico-meccaniche e di conducibilità termica di conglomerati cementizi realizzati con noccioli di ciliegie come aggregati leggeri di riciclo, aventi come reference il cemento alleggerito con l’argilla espansa.

«Quando la prof. ci ha rivelato la sua idea - dicono Simone e Cristina - ci siamo subito messi al lavoro. I risultati sono stati incredibili, siamo riusciti ad ottenere una valorizzazione chimica e biotecnologica di prodotti di scarto della filiera alimentare e a realizzare un innovativo biomateriale, da utilizzare nell’edilizia ecosostenibile privo di argilla espansa e che ha rivelato prestazioni e caratteristiche che lo rendono competitivo sul mercato». Lo studio è stato condotto in collaborazione con il laboratorio di ricerca e sviluppo della Italcementi di Brindisi e il dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione dell’Università del Salento.

E i riconoscimenti non finiscono qui poiché, nello stesso contesto, il premio Inespo 2016 è andato, per il secondo anno consecutivo, ancora al "Quinto Ennio" per il progetto sperimentale “E se chiedessimo aiuto agli organismi pionieri?” realizzato dagli studenti Luigi Gabellone, Francesca Minerba, William Sferrati, i più giovani tra i finalisti, guidati dalla professoressa Congedo. Il gruppo rappreenterà l’Italia all’Olimpiade Internazionale della Sostenibilità e dell’Ambiente che si terrà a Utrecht, in Olanda a fine maggio, dove si sfideranno ben 50 nazioni. Anche il terzo progetto del “Q. Ennio” degli studenti Riccardo Congedi, Alessandro Palma e Lorenzo Perrone ha conquistato la possibilità di presentare la propria ricerca a Tolosa, dal 9 al 15 luglio, in occasione della XIII ESE-Expo Science Europe, l’esposizione scientifica europea dell'associazione indipendente Milset.
 
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