Statua a Zalone, bocciati tutti i bozzetti: «Sono poco somiglianti»

Un bozzetto dell'opera a Zalone
Un bozzetto dell'opera a Zalone
di Attilio PALMA
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Mercoledì 20 Aprile 2016, 10:40
TAVIANO – Più che bocciati, sono stati “rimandati”. Nessuno dei ventuno progetti presentati nei giorni scorsi ha soddisfatto la commissione incaricata di scegliere l’artista che avrà l’onore di realizzare il busto in onore di Checco Zalone nella hall del Multiplex Teatro Fasano di Taviano. Insediatasi l’11 aprile scorso, è composta dal regista barese Gennaro Nunziante (nelle vesti di presidente), che ha diretto tutti i film del comico, presidente, dal professor Paolo Pellegrino, docente di Estetica presso l’Università del Salento e da Antonio Mosticchio, gestore del cinema, colui che nelle scorse settimane, aveva lanciato, tramite il proprio sito,  la selezione di uno scultore per mettere a punto l’opera con l’intento di ringraziare Zalone per "il suo talento spontaneo, per la capacità di trattare in maniera comica temi delicati e portarli alla gente comune e per essere capace di riaccendere interesse per il cinema, portando diverse migliaia di persone in un paese come Taviano che non è certo una grande città, garantendo un ritorno economico a tutta la comunità".  La commissione, “a giudizio unanime”, ha sentenziato che “nessuna delle opere presentate rispecchia i criteri richiesti e le attese manifestate, per cui ritiene di dover riaprire i termini del bando e procedere ad una seconda sessione di valutazione”.  Nunziante richiama il significato dell’iniziativa rivolta, sottolinea, “a festeggiare e rendere il giusto riconoscimento ad un attore che si è brillantemente distinto in alcuni lavori cinematografici recenti, riscuotendo un enorme successo personale e di pubblico. Si  tratta di opere pregevoli, meritevoli di plauso e attenzione per l’estro creativo e le tecniche adoperate, oltre che per il tempo e il lavoro impiegati”. Il regista però aggiunge che “alla Commissione spiace solo, dopo attenta e approfondita discussione, di dover rilevare che, rispetto ai canoni e i criteri richiesti, nessuna delle opere presentate sia in grado di rispecchiare non solo la somiglianza fisica ma anche e soprattutto il talento spontaneo di Checco Zalone e la sua capacità di trattare in maniera comica temi delicati in grado di coinvolgere la gente comune”. Il professor Pellegrino sostiene che più che la fedeltà o la verosimiglianza del ritratto, “sarebbe stata gradita l’indicazione ovvero l’allusione, alla ricca metaforicità dell’arte comica di Zalone che non è un personaggio storico o politico ma un comico che si possa rispecchiare anche i un busto di gesso, in bronzo o in marmo. Volendo tener conto della preferenza espressa dal personaggio in questione, sarebbe proprio il marmo il materiale da doversi utilizzare”. Nunziante pare sia proprio alla ricerca di un’immagine di Zalone da potersi utilizzare quale “modello” per i nuovi progetti. “Sono pervenute molte adesioni – ricorda Mosticchio – da ogni parte d’Italia, in special modo dalla Puglia, oltre che la disponibilità di un’azienda di Massa Carrara a realizzare in marmo pregiato l’opera eventualmente selezionata interamente a sue spese”. Insomma, per ora tutto da rifare. Gli artisti che hanno già consegnato i loro lavori potranno, ovviamente, riprovarci. A loro, possono aggiungersi nuovi concorrenti con opere ispirate alle indicazioni fornite dalla commissione. Tutto dovrà pervenire presso il Multiplex Teatro “Fasano” di Taviano entro o non oltre il 31 maggio prossimo.
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