Statale 275, Anas accelera: raddoppio per 23 chilometri
Poi due corsie da Tricase

L'incontro tra Anas, Regione, Provincia di Lecce e sindaci
L'incontro tra Anas, Regione, Provincia di Lecce e sindaci
di Pierpaolo SPADA
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Giovedì 20 Aprile 2017, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 16:42
Prende forma il nuovo progetto della statale 275 Maglie-Leuca. Si riduce il tratto a 4 corsie e, con riferimento al secondo lotto cambia anche il tragitto. “Solo” due corsie per gli ultimi 14 chilometri: non più da Montesano - questo diceva il primo progetto - ma dalla zona industriale di Tricase che diventerà lo snodo del nuovo percorso: da qui, terminate le 4 corsie del raddoppio, partirà la strada-parco senza guardrail. Una sede stradale larga 10 metri e mezzo dove bisognerà andare, ovviamente, più piano. E con un nuovo percorso che aggira i centri abitati allungando il tragitto rispetto alla “perpendicolare” dell’attuale 275.
Il risultato è presto detto: dei complessivi 37 i primi 23 chilometri del tracciato (primo lotto) risultano pressoché invariati rispetto all’ultima versione e il relativo progetto esecutivo sarà definito entro un mese e mezzo. L’importo complessivo - fin qui, pari a 288 milioni di euro – non varierà.
Questo è quanto emerso ieri dal terzo tavolo tecnico sul futuro del maxi appalto di ammodernamento e adeguamento dell’arteria più importante per il territorio e ancora oggetto di contenzioso a distanza di oltre vent’anni dal concepimento. Al vertice svoltosi a Palazzo Adorno, sede della Provincia, hanno partecipato il presidente dell’ente, Antonio Gabellone; il responsabile coordinamento territoriale di Anas, Matteo Castiglioni; l’assessore regionale alle Infrastrutture, mobilità e lavori pubblici, Giovanni Giannini. E, ovviamente, numerosi sindaci dei Comuni interessati.
Una cabina di regia nell’ambito della quale, per la prima volta, Anas ha illustrato i contenuti della Revisione di Progetto, esposto gli studi di traffico e svelato i primi elaborati planimetrici, secondo la suddivisione dell’intervento in due lotti progettuali. Un iter che, dal tavolo di ieri in Provincia, è uscito rafforzato.
 
L’intenzione, come si diceva, è quella di procedere sul tracciato esistente nella parte riguardante il raddoppio. E, infatti, com’è risultato dagli elaborati e come ha comunicato la stessa Azienda per le Strade «il primo lotto risulta conservare l’impostazione originaria, con adeguamento della attuale sede della statale 275 e mantenimento della sezione a doppia carreggiata (quattro corsie); tale revisione - è, altresì, spiegato - recepisce già le prescrizioni ed indicazioni già rilasciate dai vari Enti durante le precedenti fasi autorizzative». Il tratto originario salvo, appunto, lo snodo “trasferito” da Montesano alla zona industriale di Tricase.
Per quanto riguarda, invece, il secondo lotto il confronto proseguirà nelle prossime settimane nel rispetto delle osservazioni che ciascun Comune esprimerà. «Anas - recita la nota ufficiale - ha presentato una nuova soluzione, concepita secondo i principi di salvaguardia ambientale, minori impatti e minor consumo del territorio e, conseguentemente, in un’ottica di tutela degli ulivi e delle peculiarità dell’ambiente interessato».
Il lotto in questione si svilupperà con sezione di tipo “c” (strada extraurbana secondaria), dunque, a singola carreggiata (due corsie per 10,5 metri complessivi) con svincoli a livelli sfalsati (in cui le correnti veicolari non s’intersecano), «utilizzando ed adeguando, in particolare, - spiegano dall’Anas - la viabilità locale esistente ad est dell’abitato di Tricase». Tali previsioni sono emerse anche sulla base dell’analisi dei dati di traffico, che rivelano un’intensità di flusso assai minore rispetto a quella posta a base del precedente progetto.
L’interessamento dell’area di Tricase è tra le novità più rilevanti. E a tal proposito è stato comunicato che «il progetto redatto permetterà di salvaguardare il corridoio non urbanizzato, posto a ovest di Tricase. Sempre con lo scopo di limitare l’impatto sul territorio il tracciato procederà verso sud in affiancamento alla linea delle Ferrovie del Sud–Est con un’unica carreggiata fino a Leuca».
L’assessore regionale Giannini ritiene la soluzione progettuale esposta «meno impattante e sostenibile e comunque da condividere con ciascuna amministrazione prima della eventuale e definitiva approvazione». È stato lui a confermare l’entità della tempistica (un mese e mezzo circa) necessaria per la redazione del progetto esecutivo relativo al primo lotto.
Il presidente Gabellone, da parte sua, prende tempo: «C’è un dato immediato: la riduzione dei chilometri con 4 corsie, che passano da 33 a 23. Quindi, abbiamo 10 chilometri in meno a 4 corsie e 16 a 2. Adesso bisogna capire qual è la funzionalità di questo progetto. Ora si andrà all’approfondimento con i Comuni, tanto con riferimento alle intersezioni quanto al ragionamento complessivo che riguarda le corsie». Si riduce l’utilizzo di suolo ma, come confermato dal responsabile di Anas, l’importo dell’opera non varia: «Vuol dire – ha replicato Gabellone – che ci sono dei dati e degli aspetti di ordine tecnico che vanno approfonditi. Attenderemo il rispetto degli impegni presi oggi da Anas e la trasmissione ai Comuni del nuovo progetto». Rispetto al modo in cui sarà appaltata l’opera, infine, in assenza di indicazioni definitive di Anas, il presidente della Provincia ha ribadito: «Anas potrà appaltare come ritiene ma la progettazione deve essere unica»
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