Sorprende i ladri in casa e prova a inseguirli: investito nella fuga

Sorprende i ladri in casa e prova a inseguirli: investito nella fuga
di Mauro BORTONE
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Mercoledì 24 Maggio 2017, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 11:17

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[/FIRMA]A tu per tu con i malviventi in azione, intenti a portare a termine un furto nella loro abitazione: sono stati momenti concitati e di terrore, quelli vissuti nella serata di martedì da Alessandro e Salvatore Miggiano, fratelli imprenditori agricoli, rispettivamente di 40 e 48 anni, proprietari di un vivaio a Sanarica.
Di rientro a casa dopo un’intera giornata di lavoro, nel piccolo centro dell’entroterra salentino, i due hanno dovuto fare i conti con la “visita” meno attesa: quella dei ladri colti sul fatto proprio mentre cercavano di derubare l’abitazione del fratello più giovane.
Come da consuetudine, tra le 20 e le 20.15 i due fratelli sono rientrati a casa insieme, a bordo della macchina di Salvatore, che abita trenta metri più avanti del fratello minore. Alessandro è sceso dall’auto, salutando il fratello. L’uomo si è accorto del fatto che la porta dell’abitazione era aperta e ha anche notato la presenza di una Bmw 250 station wagon parcheggiata di fronte con un uomo all’interno. Ma lì per lì le due cose non gli sono sembrate collegate. Il primo pensiero del padrone di casa è stato quello di una disattenzione di qualche familiare, uscito dimenticandosi di chiudere, ma non c’è stato neanche il tempo di ulteriori supposizioni, né di rendersi conto di quanto stesse accadendo, che gli imprenditori hanno visto schizzare fuori due malviventi a volto scoperto, che hanno cercato subito di raggiungere la Bmw.
In quel momento, è apparso chiaro il tentativo di furto in corso. Per paura che in casa ci fosse il figlio di appena cinque anni e che i banditi lo avessero preso con loro, Alessandro ha tentato di bloccare i ladri: uno dei due è riuscito a salire nell’auto che partiva, mentre il secondo complice è rimasto a terra, trovandosi subito faccia a faccia con il 40enne derubato. Ne è scaturita una colluttazione, che si sarebbe arrestata nel momento in cui l’imprenditore agricolo si è reso conto che il suo avversario brandiva un grosso cacciavite, lungo circa 30 centimetri, tenuto fino a quel momento nascosto. Il malvivente ha cercato di colpire più volte l’uomo con l’attrezzo in suo possesso, poi se n’è sbarazzato gettandolo via, per terra, e provando a fuggire a piedi per raggiungere i compagni.
Alessandro si è messo all’inseguimento del fuggitivo: una corsa durata circa 100 metri, quando il ladro, a corto di fiato, si è fermato nuovamente. A questo punto è sopraggiunto dall’altro lato anche Salvatore, a piedi, con il malvivente che si è trovato praticamente stretto tra i fratelli, col minore dei due avanti a lui di tre metri e il maggiore più indietro di circa dieci. Ma è stato lì che i due complici a bordo della Bmw sono arrivati in soccorso del bandito: hanno dapprima puntato Alessandro, investendolo e facendolo cadere violentemente a terra. L’auto si è frapposta tra il 40enne ferito e l’altro fratello, facendo da scudo al ladro, che non è riuscito ad aprire la porta e ha cercato di introdursi in macchina dal finestrino posteriore. L’altro fratello, Salvatore, ha provato a tirarlo fuori dall’auto, mentre anche Alessandro, sollevatosi, è sopraggiunto per dar manforte. Ma un colpo di acceleratore improvviso partito dalla Bmw ha trascinato via i due fratelli per una quindicina metri, lasciandoli per terra. I banditi hanno invece fatto perdere le loro tracce.
Dopo essersi ripresi, i due malcapitati hanno chiamato i carabinieri: sul posto sono arrivati dopo circa mezz’ora dall’accaduto i militari della stazione di Muro Leccese, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Maglie. I due hanno reso la loro testimonianza. Per quanto concerne il bottino, pare che l’azione fulminea dei ladri fosse da poco cominciata, permettendo loro solo di portar via alcuni elettrodomestici, come un Bimby, e delle coppe d’argento.
Necessarie le cure mediche per entrambi i fratelli: il maggiore ha riportato la frattura di un polso, mentre il minore ha riportato escoriazioni alle braccia, al polso e alle gambe, per una prognosi di circa dieci giorni.

 

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