Trentenne ingerisce cianuro e muore. E' giallo

Trentenne ingerisce cianuro e muore. E' giallo
di Federica SABATO
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Sabato 27 Agosto 2016, 17:39 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 11:33
Ha scelto di porre fine alla sua breve esistenza disteso su una panchina del paese, del suo paese, lo stesso che lo ha visto nascere e crescere fino a diventare uomo.
Un ragazzo di soli 30 anni si è tolto la vita venerdì sera a Poggiardo, a quanto pare, ingerendo tre fiale di cianuro e lasciando un bigliettino indirizzato ai suoi genitori. Dall'analisi dei fatti, al momento quella del suicidio sarebbe la tesi più probabile.

Il giovane pare fosse in cura da tempo a causa di una grave forma depressiva che potrebbe essersi acuita proprio negli ultimi giorni, tanto da portarlo a compiere l'insano gesto. Venerdì sera il ragazzo è stato trovato riverso sulla panchina del paese da un passante, che, in un primo tempo, ha pensato stesse dormendo.
Ma che non era così è sembrato subito chiaro quando l’uomo, insospettito dalla sua immobilità, ha provato più volte a chiamarlo e a svegliarlo nel caso avesse bisogno di qualcosa o non si sentisse bene.
Non ricevendo nessuna risposta e vedendolo ancora immobile, il passante ha composto il 118 ed ha allertato la macchina dei soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione e un'ambulanza dell'ospedale "Ignazio delli Ponti" di Scorrano.
A nulla sono valsi i diversi tentativi praticati per rianimarlo: per il giovane 30enne, purtroppo, non c'era ormai nulla da fare.

Il corpo del giovane è stato trasportato ieri mattina nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce perché gli inquirenti, prima di archiviare il caso come un semplice suicidio, preferiscono vederci chiaro.
Infatti, il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci, ha aperto un'inchiesta e ha disposto che venga effettuata l'autopsia sul corpo del 30enne.
Le indagini delle forze dell'ordine subito attivate, non partono solo dal suo ritrovamento, ma anche dall'ascolto delle persone a lui più vicine, di parenti e amici.
È importante infatti ricostruire le sue ultime ore di vita per capire se c'è stata una particolare causa che abbia scatenato l'insano gesto.
Qualcosa è già stata resa nota: dalle prime risultanze investigative, pare il giovane nei giorni precedenti si sia procurato da un sito web le tre fialette di cianuro che poi avrebbe ingerito. Inoltre il 30enne, quando è stato ritrovato cadavere, avrebbe avuto in tasca un bigliettino in cui si rivolgeva ai suoi genitori e, fra l'altro, chiedeva loro che dopo la sua morte fossero donati i suoi organi. Questo suo ultimo desderio, però, non sarà realizzabile vista la modalità del decesso.



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