Salvemini: con Delli Noci impegni alla luce del sole
e senza intermediari

Salvemini: con Delli Noci impegni alla luce del sole e senza intermediari
di Paola ANCORA
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Mercoledì 14 Giugno 2017, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 18:20

Carlo Salvemini è pronto a dialogare con Alessandro Delli Noci, per allargare la coalizione guardando al ballottaggio. «Lo farò e lo faremo – ha detto ieri il candidato sindaco del centrosinistra nel corso di un incontro nel comitato di via Braccio Martello – alla luce del sole e senza mediatori. Lo farò sulle proposte e i temi per il futuro di Lecce».
Il primo passo della corsa al voto del 25 giugno si compie, dunque, verso piazzetta Santa Chiara, dove Delli Noci ha il suo quartier generale. I primi contatti telefonici ci sono già stati. E nei prossimi giorni i due si incontreranno, per definire i termini di questa alleanza, mirata a «un impegno comune - ha spiegato Salvemini - per dare alla città un nuovo governo».
L’analisi del candidato sindaco di centrosinistra, che al ballottaggio se la vedrà con il candidato del centrodestra Mauro Giliberti, è partita da lontano. «Ho seguito il percorso politico di Delli Noci – ha precisato Salvemini -, gli ho manifestato stima per lo sforzo che ha compiuto teso a coinvolgere tanti cittadini nello spazio pubblico, che in politica, da chiunque provenga, è una iniziativa sempre lodevole». Delli Noci, infatti, sostenuto da movimenti civici e Udc, ha puntato tutto sul sostegno della società civile, sulla costruzione di un’onda nuova, che superasse i naturali confini dei partiti tradizionali.
In questa campagna elettorale «abbiamo avuto una dialettica civile e rispettosa sempre» ha aggiunto Salvemini, che pure ha riconosciuto una differenza sostanziale fra «i nostri riferimenti politici e le nostre biografie, che hanno però incrociato temi comuni», dal verde alla politiche sulla mobilità, dalla partecipazione alla trasparenza, dal rapporto con l’Università alla necessità di “riempire” di contenuti i contenitori, oggi vuoti, recuperati nel corso di questi anni, ma ancora chiusi.
«Nella sua campagna - ha continuato il candidato sindaco di centrosinistra - si sono spesi e misurati convintamente esponenti del centrosinistra e Delli Noci si è impegnato per un cambiamento inevitabile e necessario, indirizzando parole dure alla Giunta uscente». In questa ampia cornice sarà avviato il dialogo con l’ex assessore della Giunta Perrone che lo scorso dicembre, nel pieno della polemica per la scelta del candidato sindaco del centrodestra, sbattè la porta e andò via, rivendicando i risultati raggiunti dal suo assessorato e non lesinando critiche all’amministrazione uscente, anche durissime. «Sono tutti questi fattori – ha aggiunto ancora Salvemini - a rendere naturale un confronto fra noi due. Un confronto che per il rispetto che dobbiamo alla città, io intendo avviare». Con Delli Noci «e nessun’altro», ha chiarito il candidato del centrosinistra. Alla luce del sole e «senza intermediari». Specificazione indirizzata a Bari e al presidente della Regione Michele Emiliano, che secondo addetti ai lavori ed esponenti locali del centrosinistra al primo turno non si sarebbe speso convintamente per Salvemini, portando acqua al mulino di Delli Noci, tentando poi di proporsi, a ballottaggio raggiunto, come regista di una possibile alleanza fra i due.
In una breve parentesi del suo discorso, Salvemini ha anche commentato le ultime dichiarazioni del presidente di Puglia, che 24 ore fa ha bocciato «come il peggior risultato mai ottenuto dal centrosinistra», il traguardo del ballottaggio tagliato invece l’11 giugno dal candidato sindaco e dalla sua squadra. «Non mi sono né agitato né offeso - ha detto Salvemini - perché sono stato educato al confronto di merito, rispettoso e leale. Questo, a volte, mi porta a essere d’accordo con gli avversari e in disaccordo con i miei compagni di viaggio. Io non condivido le parole di Michele: il risultato di Lecce non è il peggiore semplicemente perché non è vero, ma succede di incorrere in errori di lettura e di valutazione e questo non va considerato chissà cosa». Poi l’apertura: «Da esponente di primo livello del Pd nazionale e regionale - ha continuato - sono convinto che Michele non farà mancare il suo appoggio in queste due settimane per aiutarci a vincere le elezioni in un’importante città della Puglia».
Tornando a Delli Noci, un nuovo patto si va profilando all’orizzonte della politica locale, per vincere «il ballottaggio, una bella sfida, il traguardo che volevamo raggiungere - ha ricordato Salvemini - quando il 4 febbraio ho ufficializzato la mia candidatura a sindaco. Un risultato importante, che arriva dopo quattro elezioni perse e che mantiene intatte le nostre possibilità di vittoria. Nessuna rimonta è possibile perché, semplicemente, partiamo tutti e due, Giliberti e io, dalla stessa linea».
Un accenno, breve, agli equilibri delicatissimi che governeranno il Consiglio comunale: «Stiamo verificando tutti gli scenari legati all’assegnazione dei seggi. Il tema è molto articolato e complesso - ha detto Salvemini - e si stanno misurando intelligente sopraffine. Sono sereno. I leccesi devono sapere che da sindaco io governerò Lecce con lo stesso spirito pubblico col quale da consigliere di minoranza ho proposto e approvato provvedimenti votati da tutti perché nell’interesse della città. Del resto altre esperienze di città italiane sono lì a dimostrare che il tema è la capacità politica del governo, non la governabilità in sé».
Poi le prime sferzate al suo avversario Giliberti, in questo nuovo capitolo della campagna elettorale per la conquista di Palazzo Carafa. «La governabilità è stata garantita in questi 20 anni di amministrazioni di centrodestra - ha detto Salvemini rivolto all’avversario - ma non ha consentito alla città di fare un salto in avanti in termini di qualità della vita e di benessere economico e sociale diffuso. Capisco che per Mauro non debba essere semplice porsi come capo di una coalizione che lo ha sfiduciato assegnandomi migliaia di voti che valgono come pre-mozione di sfiducia politica nei suoi confronti».
Giliberti, nelle scorse ore, ha escluso qualsiasi tipo di confronto con Delli Noci, strizzando l’occhio però al suo elettorato: «C’è affetto nei miei confronti, hanno capito che non vogliono la sinistra al governo della città». E Salvemini non si è fatto sfuggire l’occasione per replicare: «Dite a Mauro che ho nettamente avvertito la simpatia per me di 2.600 elettori di centrodestra», tanti quanti sono stati – secondo i primi calcoli – i voti disgiunti espressi per aspiranti consiglieri di Direzione Italia o Forza Italia, ma in favore del candidato sindaco di centrosinistra.
Ancora, un ringraziamento alla squadra, ai candidati consiglieri eletti e non eletti, ai giovanissimi che hanno animato il comitato, «il seme che germoglierà presto». E poi un invito ai leccesi, «perché vadano a votare per l’alternanza, che è benessere civico e che, per me, non è il sindaco nuovo di una Giunta di amministratori che sono stati sindaci, vice sindaci e assessori quando i diciottenni che hanno votato in questa tornata non erano nati. L’alternanza è avere la volontà, la forza, il coraggio, l’entusiasmo di voler migliorare Lecce con una classe dirigente nuova».
Già domani ripartirà il tour elettorale di Salvemini, strada per strada, «e ripartiremo proprio da dove abbiamo avuto più difficoltà, perché con lealtà e senza paura di sbagliare - ha chiuso il candidato sindaco di centrosinistra - la politica ti obbliga a confrontarti e misurarti sempre».

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