Bufera nel Pd, Capone al contrattacco: "I giochetti? Si fanno altrove. Io sto con Salvemini"

Loredana Capone
Loredana Capone
di Paola ANCORA
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Lunedì 20 Marzo 2017, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 14:55
Assessore Loredana Capone, nel suo partito c’è chi sostiene che lei stia facendo campagna elettorale per Alessandro Delli Noci sindaco. Ieri l’hanno vista in prima fila alla riunione dei volontari per il candidato del centrosinistra Carlo Salvemini: pensa basterà questa presenza a mettere a tacere i malumori nel Pd? 

«Sostengo Salvemini direttamente e con tutti i miei amici, sia appoggiando la lista del Pd sia sostenendo l’intera coalizione dove sono candidati tanti compagni che hanno fatto con me un lungo percorso. Ho dato a Carlo anche la disponibilità a organizzare insieme iniziative sulle materie di cui più direttamente mi occupo». 

Il segretario cittadino Fabrizio Marra le chiede di fugare ogni dubbio, candidandosi. Dice che «il partito è stato generoso» con lei, sostenendola per farla diventare assessore regionale anche se non è stata eletta e che ora lei «deve ricambiare quella generosità». Cosa gli risponde?

«Alle Regionali ho preso 13mila voti, risultando fra i primi quattro più votati in tutta la Puglia. Sono voti che, per mio tramite, sono andati al Pd della provincia di Lecce e ringrazio il presidente Emiliano di aver avuto fiducia nella mia persona. Al segretario Marra chiedo: vogliamo davvero vincere a Lecce? Stavolta ce n’è l’opportunità. Ci sono tutti in campo? Parlamentari, consiglieri regionali, lo stesso segretario cittadino?».

Bellanova, Massa, Capone, Blasi, Marra: si riferisce a loro?

«Io ci sono e ci sono sempre stata. Ho fatto tante campagne elettorali. Sono persino stata accusata di un eccesso di candidature. Alcune campagne le ho vinte, altre erano di servizio. Ora è il momento che si candidi anche chi non lo ha fatto mai. A sindacare gli altri si è tutti bravi, ma c’è uno sport che non è tollerabile: quello di giocare in ritirata ogni volta che c’è bisogno di scendere in trincea e dare una mano. È successo nel 2012 e per il bene di Carlo e del centrosinistra non deve succedere ora».

Chi pensa siano i suoi avversari nel Pd? Faccia i nomi.

«Non sono abituata a vedere avversari fra i compagni. E forse dovrei acuire la vista. Penso che chi ricopre ruoli istituzionali importanti debba fare i conti con qualche gelosia e invidia, ma sinceramente questo clima da caccia alle streghe non giova neppure a chi lo alimenta, meno che mai al Pd e al candidato sindaco, che è e deve essere concentrato sul programma per la città».

In che rapporti è con Marco Giannotta?

«Conosco Marco Giannotta come giovane ricercatore impegnato nell’e-governement. È molto studioso, appassionato di politica. È uno che ragiona con la sua testa».

La campagna per le Comunali incrocia quella del congresso Pd: fra gli iscritti Pd intenzionati a deferirla ai probiviri del partito c’è chi sostiene che ci sia un patto, che comprende anche lei: Delli Noci fa campagna per Emiliano al congresso, voi lo sostenete alle Comunali di Lecce. Ci dica come stanno le cose.

«Quando la fantapolitica si trasforma in calunnia vuol dire proprio che non c’è voglia di impegnarsi concretamente e di sentirsi partito. C’è qualcuno che vuole maturare rendite di posizione per qualche mozione congressuale e alimenta la macchina del fango, sparando a zero sui compagni di partito e buttandola in caciara. A quei compagni che vogliono tenere due piedi in una scarpa e inventano complotti funzionali alla lotta di potere, dico solo che alla fine, così, si fa il gioco della destra che per vent’anni ha vinto in questa città. E ha vinto con la compiacenza di tanti compagni che non si sono impegnati o, peggio, hanno supportato giochetti e trasversalismi di varia natura. Il ricordo della campagna del 2012 è sin troppo fresco».

La preoccupa il rischio di essere deferita ai probiviri?

«Le dico solo che persino l’Inquisizione, per agire, chiedeva una diretta responsabilità personale. Non si pagava per conto terzi».

Come pensa riuscirà, il partito, a superare questo pantano?

«Nel Pd sembra di assistere alla scena dei capponi di Renzo (citazione dai “Promessi Sposi”, ndr). Fango e conflitti non giovano a nessuno. Il segretario Marra dovrebbe riscattare l’inerzia di questi anni e di questi mesi con una bella assemblea degli iscritti, insieme al candidato sindaco; con un ciclo di incontri aperto ad associazioni e mondo sociale e produttivo di Lecce e dovrebbe finalmente insediare commissione per la lista che il gruppo consiliare gli chiede da mesi. Perciò forza e impegno se non si vuole galleggiare facendo gli interessi della destra e se si vuole costruire una vera alternativa. Il fronte, fino a oggi granitico, della destra si è frantumato: stavolta si può vincere».

Capone, ha ancora alleati nel Pd?

«Alleati? Certo. Tutti coloro che vedono la politica come impegno concreto e condivisione sincera. E per fortuna sono tanti».
 
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