Annullata una multa autovelox sulla strada S.S. 16 Maglie/Lecce, a Cavallino, dove vige il limite di 90 Kmh. In sintesi: non basta che il verbale riporti la violazione rilevata attraverso l'apparecchiatura autovelox, ma è necessario che la macchina sia anche omologata e revisionata. Continuano le polemiche intorno a quello che era stato definito l'autovelox della discordia, già dopo poche ore dalla sua attivazione, con una pioggia di multe che hanno causato malcontento e rabbia di centinaia di automobilisti.
Ma torniamo all'ultima contravvenzione revocata, che ha visto la sentenza contestuale a firma del giudice di Pace di Lecce, dottor Silvano Trane. A chiedere l'annullamento della sanzione che si è visto recapitare, il sindacalista della Cisal, Fernando Vergine, che ritiene il risultato della sua controversia contro il Comune di Cavallino, un precedente importante per tutti quei cittadini che incappano sotto la telecamera dello strumento installato Maglie/Lecce, poco distante dal centro commerciale.
Le parole del sindacalista
«Tanti utenti pagano la multa per una questione di opportunità - commenta Vergine - soprattutto in questo periodo storico di grave difficoltà economica per tante famiglie, un cittadino penso sia meglio pagare la multa che impugnare e affrontare altre spese. Per me non è stato così, ma solo perché ho agito per una questione di principio e per offrire l'opportunità a quanti ingiustamente sono sanzionati di far rispettare le loro ragioni». Vergine, difeso dall'avvocato Giuseppe Vinci, si era opposto al verbale di accertamento del 30 aprile scorso, elevato dal comando di Polizia locale.
«Il paradosso delle amministrazioni comunali è che devono comprendere - commenta Vergine - che prima di posizionare un tutor o qualsiasi mezzo di controllo, legittimo farlo da parte dei Comuni sia chiaro, ma questo deve essere provvisto di omologazione, la sola che consente la contestazione differita dell'infrazione nel rispetto di tutti i parametri di legge. I Comuni devono essere consapevoli che quello strumento deve essere a norma, perché si rischiano i punti della patente oltre ad un danno a livello economico. L'autovelox di Cavallino ancora oggi risulta essere funzionante, nessuno ha preso dei provvedimenti. A questo punto - conclude - agli amministratori dico che dovrebbero vergognarsi del ruolo che hanno».