«Le strade da percorrere sono due - ha proseguito Gorgoni - le isole ecologiche interrate e i centri comunali di raccolta». Le isole ecologiche interrare serviranno per sopperire al problema dei carrellati. Venti al momento quelle individuate dal comune e che dovevano essere destinate alla raccolta di pannolini e pannoloni, si è deciso invece di destinarne dieci «alla raccolta di qualsiasi genere di rifiuto - ha spiegato Gorgoni - In aggiunta ci saranno i centri comunali di raccolta in cui si possono conferire i rifiuti indipendentemente dalla tipologia». Tre in tutto in città: in viale Grassi (già in funzione), un altro funzionerà a breve in viale dello Stadio e l’ultimo in viale Francesco Marzano.
Si corre ai ripari dunque «perché l’unica certezza è che non ci possono essere bidoncini o carrellati in strada», ha ribadito Gorgoni.
Di raccolta differenziata che «sta fallendo» parla invece il capogruppo del Partito Democratico Paolo Foresio: «Sta fallendo per colpa del Comune e di un capitolato d’appalto che fa acqua da tutte le parti e sembra scritto per un paesino di 5000 anime anziché per un capoluogo di provincia che di abitanti ne conta quasi 100mila. Come ha ammesso, d’altra parte, anche lo stesso funzionario comunale Lillino Gorgoni - scrive Foresio - Abbiamo sollevato il problema in Commissione Ambiente e spero e mi auguro, quindi, che la nostra proposta di prevedere isole ecologiche accessibili solo ai residenti, non solo alle Case Magno ma in tutte le zone della città che ospitano popolosi condomini venga fatta propria dall’amministrazione.
Il Comune verifichi se ci sono le condizioni e poi proceda. Si tratta, certo, di correggere il tiro in corsa, purtroppo, perché questi problemi seri bisognava prevederli durante la redazione del capitolato d’appalto e non certo a fuochi più che sparati e con i cittadini sul piede di guerra».
F.Soz.