Ribaltamento della stazione, «ultimato il 60% dei lavori». Almeno un altro anno per completare l'opera

Ribaltamento della stazione, «ultimato il 60% dei lavori». Almeno un altro anno per completare l'opera
di Stefania DE CESARE
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Lunedì 20 Novembre 2023, 07:42 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 15:15

Al momento è solo un’area di cantiere ed è difficile immaginare quello che sarà: un nuovo ingresso, biglietteria, servizio informazioni, aree per la mobilità e un parcheggio da 400 posti auto. Proseguono gli interventi per il ribaltamento della stazione di Lecce. A tre anni dallo stop ai lavori causato dal ritrovamento di acqua nella cava dismessa, da qualche mese sono ripartite le opere di scavo per il restyling dello scalo cittadino e del sottopasso che collegherà viale Oronzo Quarta con via del Ninfeo, sede del nuovo ingresso, e il Parco delle Cave di Marco Vito (inaugurato domenica 19 novembre).

L'assessore ai Lavori Pubblici


«I lavori procedono spediti – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Marco Nuzzaci -. Dopo mesi di attesa finalmente vediamo il cantiere con gli operai che si cimentano per portarlo avanti. Siamo contenti. I sopralluoghi sono all’ordine del giorno. Speriamo di poter dare quanto prima alla città una nuova stazione rinnovata e più funzionale». Gli interventi per il ribaltamento, avviati nel gennaio 2019, avevano subito un primo stop ad ottobre 2020, quando durante gli scavi per la realizzazione del parcheggio è stata riscontrata dell’acqua nel terreno della cava dismessa. Un imprevisto che ha stravolto la tabella di marcia e ha tenuto bloccato il cantiere per oltre due anni.

Eppure le cose dovevano andare diversamente. «Tutto in 510 giorni». È questo il tempo previsto per l'opera finanziata grazie ai Fondi Cipe per un totale di circa 13 milioni di euro. Il progetto - che vede coinvolti come enti sia il Comune di Lecce che Fse e Rfi per la loro competenza – prevede, tra le altre cose, la realizzazione di un parcheggio multipiano, un immobile per la biglietteria e il servizio informazioni con ascensori, fermata dei bus, infrastrutture stradali. E poi il prolungamento del sottopasso ferroviario (già completato) e il ribaltamento dell'accesso da viale Grassi invece che da viale Gallipoli. Dopo aver superato il problema della falda – il Comune ha dovuto adottare una variante in corso d’opera – lo scorso maggio una nuova battuta d’arresto, causata questa volta dall’aumento dei prezzi delle materie prime. L’amministrazione ha dovuto fare i conti con un buco da 1,5 milioni difficile da fronteggiare per Palazzo Carafa alle prese con una situazione finanziaria difficile. A sbloccare la situazione è intervenuta la Regione Puglia che ha sbloccato le risorse necessarie per permettere la ripresa del cantiere. 

Il parcheggio interrato


Tra le novità della nuova stazione c’è il tanto atteso parking interrato da 400 posti auto che risultano strategici in un’area dove a oggi gli stalli sono insufficienti a garantire la rotazione dei parcheggi con disagi per i viaggiatori e per l’intera viabilità della zona. I lavori di ribaltamento, insieme alla riqualificazione di piazzale Massari e viale Oronzo Quarta (a oggi in corso) inciderà non solo sul quartiere Rudiae-Ferrovia, ma su tutta la mobilità in arrivo dall'ingresso sud della città: i tanti pendolari che ogni giorno si spostano da Lecce in treno per raggiungere luoghi di lavoro in comuni diversi avranno a disposizione nuovi spazi e servizi nuovi per lasciare l'auto, la bici, lo scooter e prendere il treno. Ma per vedere in atto la trasformazione ci vorrà ancora del tempo. L’obiettivo iniziale era consegnare il ribaltamento entro il 2023. Ma, a causa dei nuovi intoppi, l’opera non vedrà la luce prima della fine del 2024. 
«Abbiamo davanti a noi ancora più di un anno di lavori – ha aggiunto l’assessore -. Il cantiere è al 60%. Però gli operai stanno già finendo di mettere i pali che era l’intervento più difficile da realizzare, a livello temporale. Il resto è costruzione quindi si andrà spediti. Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con una serie di imprevisti ma, per quanto possibile, in questi ultimi anni non siamo mai stati fermi ma abbiamo portato avanti le opere su più fronti. Faremo di tutto per recuperare il tempo perso».

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