Referendum Ztl: "Basta ritardi dal Comune"

Auto nel centro storico
Auto nel centro storico
di Francesca SOZZO
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Mercoledì 29 Giugno 2016, 10:23
«Abbiamo il fondato sospetto che sia in atto un tentativo di boicottare il Referendum proposto dal Comitato Decidi tu! impedendo l’abbinamento con il referendum costituzionale di ottobre».. Il Comitato Decidi tu non ci sta e accusa Palazzo Carafa di fare melina facendo slittare in questo modo l’appuntamento con il referendum propositivo che chiede l’allargamento della zona a traffico limitato h 24 sette giorni su sette.
L’occasione, ieri mattina durante una conferenza stampa nella sede della Uips. «Il motivo per il quale i due referendum devono essere espletati insieme è perché sarebbe più semplice raggiungere il quorum - ha spiegato Ernesto Mola del forum La salute in tutte le Politiche - e soprattutto per far risparmiare al comune 200mila euro per l’organizzazione del referendum». La sensazione però è che «l’amministrazione non voglia stare ad ascoltare ciò che hanno da dire i cittadini che al momento rappresentano il 5% degli aventi diritto al voto». E dunque ci si nasconde dietro un dito norme che però sembrano non reggere: «L’interpretazione che viene data dello statuto comunale, che vieta l’abbinamento con “operazioni elettorali”, è giuridicamente scorretta - tornano a sottolineare dal comitato - perché il referendum costituzionale non elegge nessun organismo che possa essere influenzato dal quesito referendario. È un’interpretazione motivata perciò dalla paura che la volontà democratica dei propri cittadini smentisca la politica sulla mobilità perseguita da questa amministrazione, confidando nel non raggiungimento del quorum». E dunque a questo punto l’amministrazione comunale dovrebbe «chiedere un parere giuridico autorevole o magari portare la questione in Consiglio Comunale, che è lo stesso che ha approvato lo statuto nel marzo 2014, ma intanto si faccia presto, si mettano in atto tutte le procedure che possono consentire l’abbinamento».
Intanto il comitato ha scritto una lettera al presidente del Tar Lecce, Antonio Pasca e al presidente dell’Ordine degli avvocati Roberta Altavilla affinché nel giro di poco tempo consegnino nelle mani del segretario comunale Vincenzo Specchia il nome del giudice e dell’avvocato che faranno parte della commissione che dovrà valutare ammissibilità del quesito referendario e la validità delle oltre 3.400 firme raccolte dal comitato “Decidi tu”. «Le operazioni di verifica possono durare al massimo 3 mesi - spiegano dal comitato - ma possono concludersi in tempi più stretti e consentire la convocazione per ottobre. Tra l’altro sembra che la data prevista del 2 ottobre per il referendum costituzionale sarà spostata di qualche settimana dando più respiro all’iter procedurale del nostro referendum». Tittavia, ricorda il comitato «l’amministrazione può evitare il referendum se solo emanasse un provvedimento che punta alla restrizione dell’accesso alle auto nel centro».
 
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