Reddito di dignità: si parte
Firmati i primi contratti

Reddito di dignità: si parte Firmati i primi contratti
di Annalisa NESCA
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Sabato 4 Marzo 2017, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 13:46
Reddito di Dignità. Da Tricase e Alessano partono i primi contratti per il percorso di inclusione sociale rivolto a cittadini con una situazione economica difficile. Saranno 20 a Tricase e 19 ad Alessano i beneficiari di questa misura regionale che attraverso un contratto potranno effettuare un tirocinio della durata di un anno.
Ieri mattina prima è stata sottoscritta la convenzione tra il sindaco di Tricase Antonio Coppola, in qualità di soggetto ospitante, e l’Ambito Territoriale di Gagliano del Capo, nella persona del responsabile Giuseppe Rizzo, in qualità di soggetto promotore, e poi tra lo stesso Ambito ed il Comune di Alessano e dalla prossima settimana i tirocinanti prenderanno servizio, affiancati da un tutor.
«La convenzione con Tricase - spiega Giuseppe Rizzo, che ricopre anche il ruolo di segretario comunale - prevede l’avvio immediato di tre tirocini nell’ambito del progetto “Tutela del patrimonio pubblico” presentato dall’ente comunale. I tirocini per i 17 successivi beneficiari avranno seguito nei prossimi giorni per la durata di un anno. I tirocinanti presteranno servizio 18 ore settimanali e percepiranno un’indennità pari a circa 300 euro, e potrà raggiungere quota 600 nelle situazioni più difficili per le quali i cittadini potranno beneficiare anche del Sia, il Sostegno Inclusione Attiva, misura di contrasto alla povertà messa in campo dal Ministero del Lavoro».
Il Comune di Tricase, nell’ambito del suo progetto potrà accoglierne in totale 14, gli altri 6 saranno ospitati da aziende private. Soddisfatto è apparso il primo cittadino della città Antonio Coppola per il traguardo raggiunto. «Siamo contenti di poter offrire questa opportunità ai cittadini di Tricase - dice - e soprattutto perché in tempi brevi siamo riusciti a far partire il progetto».
 
Tricase è infatti tra i primi Comuni pugliesi, insieme ad Alessano, ad aver avviato i contratti per il reddito di dignità. All’Ambito di Gagliano sono state presentate 85 domande da cittadini alessanesi delle quali ne sono state validate 19. L’ente comunale che ieri ha firmato l’accordo per tre tirocinanti, potrà accoglierne altri due, in base al numero dei dipendenti in servizio. I restanti saranno destinati ad aziende private che si sono rese disponibili per ospitarli.
«In continuità con quanto già realizzato con i cantieri di cittadinanza - spiega il primo cittadino di Alessano Francesca Torsello - abbiamo fortemente creduto in questa nuova misura regionale di inclusione sociale e lavorativa presentando tra i primissimi i progetti. Con risorse proprie di bilancio, attueremo altre e nuove misure di contrasto alla povertà in quanto la nostra attenzione nei confronti delle sempre crescenti emergenze sociali sarà massima».
Il ReD, o Reddito di Dignità regionale, è una misura di integrazione del reddito definita “universalistica” poiché possono accedervi tutte le persone che si trovino in difficoltà tali, anche temporanee, da essere al di sotto di quella soglia economica minima per una esistenza almeno accettabile. È uno strumento di contrasto alla povertà assoluta e di supporto a un percorso più ampio di inserimento sociale e lavorativo. In questo percorso individuale, l’aiuto economico è di sicuro importante, ma è anche una delle componenti del patto di inclusione sociale attiva. Si tratta, infatti, di un’indennità per la partecipazione a un tirocinio o ad altro progetto di sussidiarietà. Il patto di inclusione è una sorta di “sodalizio” tra chi beneficia di ReD, che può essere un soggetto singolo o un nucleo familiare, e i Servizi Sociali dell’Ambito territoriale. La sottoscrizione del patto rappresenta una condizione necessaria per fruire del beneficio. Il patto di inclusione è un patto forte tra chi beneficia di ReD, con il suo nucleo familiare, i Servizi sociali dell’Ambito territoriale e la comunità in cui si vive.
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