Rapina con sequestro di persona, due salentini coinvolti a Novara

Rapina con sequestro di persona, due salentini coinvolti a Novara
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Venerdì 13 Gennaio 2017, 18:03 - Ultimo aggiornamento: 18:07

Un'indagine lunga un anno ha permesso ai carabinieri di Novara di scoprire i presunti autori di una rapina con sequestro di persona, commessa il 14 gennaio 2016 ai danni di una ditta operante nel settore della fornitura di caffè e del noleggio di slot machine. Sono tre persone, due delle quali già in carcere: un siciliano residente a Novara, Angelo Caci di 47 anni e due leccesi, Emanuele Dell'Anna, 22 anni e Giampiero Russo, 27 anni.
Caci e Russo erano già in carcere, a seguito del tentato omicidio di Gianni Calignano, avvenuto il 16 maggio 2016 in una sparatoria nel centro di Nardò. Le indagini all’epoca appurarono che il fatto di sangue era scaturito dal tentativo di estorsione posto in essere in danno di un imprenditore del luogo che si rivolse a Calignano per cercare una mediazione. Proprio nell’ambito di questa indagine i militari leccesi emerse una convergenza investigativa con le indagini dei militari di Novara che indagavano sulla rapina avvenuta a Novara, durante la quale vennero legati e imbavagliati il titolare della Fonomatic New Game di Novara (operante nel settore della fornitura di caffè e del noleggio di slot machine per bar e sale scommesse) ee un cliente, che poi si scoprirà essere proprio Caci.
I rapinatori, uno dei quali armato di pistola, entrambi con delle parrucche in testa, fecero irruzione negli uffici della ditta, legando entrambe le “vittime” alle rispettive sedie con del nastro adesivo e prelevavando il denaro contante presente all’interno dell’ufficio, muovendosi con dimestichezza e dimostrandosi a conoscenza dell’ubicazione delle due casseforti (una delle quali veniva aperta dopo aver costretto il titolare della ditta ad utilizzare il codice di apertura). Dopo aver prelevato tutto il denaro contante presente nelle casseforti i due rapinatori si impossessavano di un decoder digitale terrestre e di una batteria ausiliaria del sistema di video sorveglianza nell’errata convinzione che si trattasse dell’hard disk contenente i filmati della videosorveglianza.

 

La collaborazione con i carabinieri di Lecce ha poi portato i colleghi di Novara a definire un quadro investigativo tale da portare il gip Angela Fasano a firmare le ordinanze di custodia cautelare per i tre. Nei prossimi giorni si svolgeranno gli interrogatori di garanzia.
 

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