Quattro ore di ritardo sul treno Roma-Lecce. E il copione si ripete

Quattro ore di ritardo sul treno Roma-Lecce. E il copione si ripete
di Pierpaolo SPADA
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Mercoledì 27 Dicembre 2023, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 11:03


Ampio ritardo registrato sul treno Freccia Argento Roma-Lecce. È accaduto ancora, ma questa volta il 24 dicembre. E centinaia di passeggeri sono stati costretti a trascorrere la vigilia di Natale in treno anziché con i propri cari o comunque in casa. Non è il primo e non sarà nemmeno l'ultimo. In questo caso, l'arrivo nel capoluogo salentino è avvenuto 4 ore dopo l'orario programmato. La causa? «Un problema tecnico», conferma Trenitalia.

Un problema tecnico


Un problema tecnico tale da determinare l'arresto del treno ad appena 20 minuti dalla partenza da Termini. E la necessità di un trasbordo dei viaggiatori su un altro treno per consentire il proseguimento della corsa fino a destinazione, con il conseguente ed ennesimo esborso da parte della società ferroviaria, costretta a sua volta a restituire il dovuto ai passeggeri.
Il racconto di chi era a bordo è per certi versi drammatico.

Nel dettaglio, il Freccia Argento in partenza da Roma alle 15.05 si è fermato a meno di mezz'ora dalla Capitale. Riferisce uno dei tanti passeggeri a bordo: «Il treno si è fermato a Labico. E dopo 40 minuti Trenitalia ha comunicato che lo stop era dovuto a un problema di aggiornamento».

Il racconto dei passeggeri


Trascorsi altri 20 minuti «il treno è stato spento del tutto e siamo rimasti ben un'ora e mezzo chiusi dentro i vagoni senza aria e senza che nessuno potesse darci spiegazioni». Dopodiché Trenitalia ha informato i viaggiatori che avrebbe effettuato un trasbordo su un altro treno. Più facile a dirsi a che a farsi. Stiamo parlando di un'operazione che richiede i suoi tempi, soprattutto se è il 24 dicembre e il treno è stracolmo. Nel caso del Freccia Argento in causa, c'è voluta circa un'ora, in aggiunta alle circa due già trascorse dalla partenza. Tant'è che il viaggio per il Salento è ripartito soltanto alle 18,45: «Ma ciò che mi fa più rabbia, a parte la cattiva gestione del viaggio, è che - spiega lo stesso passeggero - nel treno c'erano anziani e bambini, ed è impensabile che una persona anziana debba essere "sequestrata" senza aria per ben 4 ore senza ricevere nemmeno dell'acqua. È impensabile che una grande azienda come Trenitalia sottovaluti e non sia pronta a gestire un'emergenza come quella del 24, che ha messo a rischio la salute di centinaia di passeggeri».


Quale sia stata la natura del problema tecnico verificatosi non è dato saperlo. Interpellata da Quotidiano, Trenitalia si limita a spiegare di aver fatto quanto nelle sue possibilità, anche dal punto di vista economico: «Il guasto tecnico ha imposto il trasbordo dei passeggeri. Scusandosi per quanto accaduto, ci siamo attivati da subito per permettere a tutti di arrivare a destinazione, distribuendo il kit di assistenza ai viaggiatori e disponendo il rimborso integrale del biglietto», recita la nota trasmessa alla nostra testata.

I consumatori


Ma c'è pure chi sostiene che l'azienda dovrebbe impegnarsi a fare di più: «Chi viaggia frequentemente tra il capoluogo salentino e la Capitale - riflette il presidente regionale di Udcon, Maurizio Rampino - sa quanto sia facile incappare in clamorosi ritardi. Una volta stai fermo per mezz'ora, un'ora, due prima di assistere alla ripartenza del treno; un'altra, dopo due ore di attesa ti avvisano che a Caserta, Benevento o Foggia scenderai dal treno e salirai su un bus che ti trasporterà fino a Lecce. In questo caso è stata offerta l'opzione senza alternativa del trasbordo da un treno all'altro. Ma siamo alle solite: la tratta è servita male. Anche a me è capitato spesso di subire ritardi di un certo peso. Noi con Trenitalia abbiamo un filo diretto per risolvere i problemi per rimborsi e sollecitazioni, ma crediamo pure che la società debba cominciare a ristorare il disagio che per un motivo o per l'altro provoca costantemente ai passeggeri della tratta Roma-Lecce: saltano appuntamenti, colloqui di lavoro, esami, visite mediche. Il danno a volte è davvero ingente e qualcuno dovrebbe farsene carico».


Pensiero condiviso dal presidente provinciale della stessa associazione dei consumatori, Biagio Malorgio: «Intanto, da Trenitalia ci aspettiamo risposte puntuali sui rimborsi, perché in qualche caso le richieste vengono respinte e la gente si rivolge a noi per ottenere il riconoscimento dei propri diritti. Poi, ci chiediamo a cosa siano dovuti questi frequenti guasti tecnici. E sul punto preannuncio una richiesta di chiarimenti agli assessori ai trasporti della Provincia di Lecce e della Regione Puglia. Trenitalia ci deve spiegare cosa non va. Infine - affermano Rampino e Malorgio -, auspichiamo che siano presto conclusi i lavori per l'alta velocità Napoli-Bari, attraverso l'adeguamento tecnologico e infrastrutturale dell'asse Caserta-Foggia sul quale i treni viaggiano in molto tratti ancora su binario unico».
A questo proposito, con un post pubblicato sui suoi profili social appena due mesi fa, il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Matteo Salvini, ha riferito che «La nuova Napoli-Bari è già stata realizzata al 60%, costa 6 miliardi ed è interamente finanziata. L'obiettivo è di andare in 3 ore da Bari a Roma entro il 2027, già da dicembre 2024 si registreranno significative riduzioni dell'orario di percorrenza».
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