Pronto soccorso in tilt: fino a 300 pazienti al giorno
e saltano le ferie dei medici

Pronto soccorso in tilt: fino a 300 pazienti al giorno e saltano le ferie dei medici
di Maddalena MONGIÒ
3 Minuti di Lettura
Lunedì 17 Luglio 2017, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 14:03
Caos in pronto soccorso, ma in ginocchio sono tutti i reparti. Aumento degli accessi e personale carente. E Antonio Tarantino, segretario della Uil Fpl, lancia l’allerta: «Ci stiamo avvicinando precipitosamente all’attuazione del Piano di riordino e potrebbero esserci accorpamenti tra diverse strutture ospedaliere: Casarano-Gallipoli, Copertino-Galatina». Ma lo stesso timore agita i pensieri di Floriano Polimeno, segretario provinciale della Fp Cgil. Luglio nero, per la sanità salentina, e i segnali più evidenti si registrano al pronto soccorso del “Vito Fazzi” di Lecce dove è schizzato il tempo d’attesa per i codici verdi e bianchi. Siamo a quota 260/300 utenti al giorno, contro i 220 che si affacciavano sino a qualche giorno fa e a fronteggiare questo incremento una dotazione di personale carente.
Al Fazzi il secondo ambulatorio dedicato ai codici bianchi e verdi non è mai entrato in azione e le attese, nei giorni più critici (in particolare nel weekend), oscillano da tre a cinque ore prima di essere presi in carico dal medico. Fortunatamente non accade per i codici rossi e gialli, ma tra l’utenza con patologie a bassa criticità. Questo non vuol dire che non ci sia stress, sofferenza, ma il personale sanitario fa quel che può. A mettere una toppa dovrebbero arrivare oggi due medici, mentre per gli altri ospedali ancora nulla in vista e al pronto soccorso di Galatina da venerdì sono state bloccate le ferie del personale in attesa di una nuova pianificazione.
 Come sempre il tutto è condito dalla rabbia e dalla frustrazione degli utenti costretti ad attendere ore e ore, ma c’è anche stress per gli operatori sanitari. E Francesco Perrone, segretario provinciale di Fsi, punta i piedi: «Il direttore del pronto soccorso di Galatina ha chiesto, al personale dipendente, una rimodulazione delle ferie estive già programmate. Si tratta di personale che quotidianamente fatica per mantenere i livelli minimi di assistenza e manifesta un crescente malcontento e disagio per le continue violazioni dei loro diritti, in particolare sui carichi di lavoro e sulla turnistica e, quindi, sull’assistenza. Siamo pronti a intraprendere ogni forma di lotta sindacale consentita dalle vigenti norme che regolano i diritti e lo statuto dei lavoratori».
Mentre sul fronte dell’utenza il direttore del pronto soccorso, Silvano Fracella, avverte: «Bisogna distinguere tra tempo d’attesa prima della presa in carico del paziente, che nei momenti critici può oscillare tra le tre e cinque ore, e il tempo d’attesa diagnostico. Quando il medico prende in carico il paziente non si può considerare attesa il tempo tecnico per la valutazione del caso che deve essere supportata da esami diagnostici che necessitano di un certo tempo per essere eseguiti e refertati. Non vorrei far aspettare nessuno, ma ormai il 70 per cento degli accessi riguarda i codici bianchi e verdi per i quali abbiamo attivo un ambulatorio h24. Nel weekend la situazione diventa più critica, anche perché i turisti si rivolgono tutti al pronto soccorso. Spero che l’arrivo dei due nuovi medici mi permetta di rafforzare l’area dei codici bianchi e verdi».
Per rimanere alla carenza di medici e infermieri in pronto soccorso, nell’area dei codici bianchi e verdi del “Vito Fazzi” ci sono in servizio 8 medici di continuità assistenziale, a 12 ore la settimana, e ne servirebbero 15 per fare funzionare un ambulatorio. Per i codici gialli e rossi ci sono 17 medici (da oggi dovrebbero essere 19) quando la pianta organica ne prevede 36. Gli infermieri in servizio sono 35 e ne servirebbero 50. Anche Casarano soffre con 9 medici contro i 12 che dovrebbe avere in più e in affanno anche Galatina con 8 medici in pronto soccorso contro i 12 che dovrebbe avere. Gallipoli sono 10 piuttosto che 12 oltre alla carenza di 4 infermieri e 2 operatori socio-sanitari. Carenza di personale anche a Nardò dove per questa ragione non vengono concesse le ferie al Punto di Primo Intervento Territoriale. A Copertino, sempre in pronto soccorso, mancano 2 medici e 2 infermieri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA