Palazzo dei Celestini: liste entro il 18 e si vota l’8 gennaio

Palazzo dei Celestini: liste entro il 18 e si vota l’8 gennaio
di Paola COLACI
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Martedì 6 Dicembre 2016, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 14:26
Consiglio provinciale da rinnovare, a Palazzo dei Celestini si riaccendono i motori della macchina elettorale: presentazione delle liste entro il 18 dicembre ed election day l’8 gennaio. Se il presidente Antonio Gabellone resterà in sella sino al 2018, il cambio della guardia riguarderà i 16 consiglieri provinciali. E tra tentativi di riconferma e rinunce a fare il “bis” le prime ipotesi di candidatura dei consiglieri si vanno già delineando.
Ma anche questa volta la chiamata alle urne non riguarderà i cittadini salentini. Così come previsto dalla riforma Delrio del 2014, a eleggere i nuovi consiglieri saranno gli amministratori. Con l’introduzione delle elezioni di secondo livello, infatti, il diritto al voto per il rinnovo del Consiglio provinciale è garantito solo ai sindaci e consiglieri comunali. Ma chi potrà tentare la corsa a Palazzo dei Celestini? Per candidarsi alla carica di consigliere provinciale “a costo zero” e senza alcuna indennità, sarà necessario rivestire la carica di sindaco o consigliere comunale. Come già è accaduto nel 2014, l’elezione del Consiglio provinciale si svolgerà sulla base di liste composte da un numero di candidati non inferiore a 8 e non superiore a 16, sottoscritte da almeno il 5% degli aventi diritto al voto. Elenchi che dovranno essere presentati nell’ufficio elettorale istituito in Provincia il 18 e 19 dicembre.
 
Nelle liste che saranno depositate a Palazzo dei Celestini quasi certamente potrebbero rientrare i nominativi dei consiglieri di maggioranza Simona Manca, Renato Stabile, Giovanni Tundo e Tiziano Cataldi. L’idea di tornare a sedere tra i banchi di Palazzo dei Celestini potrebbe non interessare più, invece, ai consiglieri uscenti Tonino Rosato, Fernando Coppola e Guido Stefanelli. I tre esponenti della maggioranza, infatti, da qui a pochi mesi saranno in campo nelle vesti di candidati sindaco rispettivamente nei comuni di Salice Salentino, San Cesario e Scorrano. E ancora, in forse la ricandidatura dei consiglieri Roberto Martella, Toti Di Mattina e Massimo Como.
Dalle parti dell’opposizione, invece, potrebbero scendere in campo a caccia di riconferme i consiglieri provinciali del Pd Nunzio Dell’Abate, Sergio Signore e Gabriele Caputo. Quasi certa, inoltre, la ricandidatura del capogruppo di Salento Bene Comune Danilo Scorrano. Se Giovanni Siciliano dovrà dire addio al suo banco di Palazzo dei Celestini poiché al momento non riveste alcuna carica di amministratore comunale, è ancora troppo presto per valutare se il sindaco di Tricase e consigliere uscente Antonio Coppola deciderà di puntare al bis in Provincia.
Ma tant’è. Tra meno di due settimane si avranno maggiori certezze sulle liste. L’8 gennaio, poi, sindaci e consiglieri andranno alle urne. Non tutti i voti, però, varranno nella stessa misura. L’altra grande novità della riforma Delrio per le elezioni di secondo livello è quella relativa al sistema ponderato. Il peso specifico di ogni preferenza cambia in base al numero di abitanti di ogni comune. In altre parole, il voto di un consigliere comunale di Lecce vale molto di più di quello di un suo collega di Patù. Non basta. Se gli amministratori salentini saranno chiamati a eleggere i consiglieri provinciali lo stesso destino non toccherà al presidente. Gabellone, come si diceva, resterà in carica altri due anni e sino al 2018. E potrebbe accadere che l’attuale inquilino di Palazzo dei Celestini, coordinatore provinciale dei Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto, si ritrovi a dover amministrare con una maggioranza di centrosinistra.
 
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