Giunge alla resa dei conti la lunga vicenda legata all'onmicidio di Carmine Greco, avvenuto a Gallipoli il 13 agosto del 1990. Questa mattina, nel processo in Corte d'Appello è stata infatti chiesta la condanna all'ergastolo per Marcello Padovano, di Gallipoli, e la pena di 28 anni di carcere per Nicola "Nico" Greco, di Lecce, ritenuti rispettivamente il mandante e l'esecutore materiale dell'omicidio di 26 anni fa all'interno della guerra di mala gallipolina. La richiesta è stata presentata dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone alla Corte D'Assise di Lecce al termine della requisitoria.
Ora il processo prosegue con l'arringa del difensore di Nicola Greco, Ladislao Massari e riprenderà il 6 luglio con l'avvocato Mario Coppola, sempre difensore di Greco, e poi con l'arringa dell'avvocato Gabriele Valentini, difensore di Marcello Padovano. La sentenza è prevista per il 14 luglio.Per il medesimo omicidio è già stato condannato all'ergastolo anche Rosario Padovano, figura apicale della malavita gallipolina e accusato anche dell'omicidio del fratello Salvatore. Insieme a Carmelo Mendolia, collaboratore di giustizia a cui vennero inflitti 18 anni, Rosario Padovano è infatti ritenuto tra i mandanti dell'omicidio di Greco. La convivente della vittima all'epoca dell'agguato mortale si è costituita parte civile ed è difesa dall'avvocato Silvio Giardiniero. La figlia, invece, è assistita dall'avvocato Guidi.