Odori nauseabondi e mal di testa, sequestrato il centro di raccolta dei rifiuti: «Venti giorni per ripulire tutto»

Odori nauseabondi e mal di testa, sequestrato il centro di raccolta dei rifiuti: «Venti giorni per ripulire tutto»
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Lunedì 16 Dicembre 2019, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 18:34
Deposito incontrollato di rifiuti urbani, cattivi odori e cefalee diffuse fra la popolazione della zona. I carabinieri del Nucleo operativo ed ecologico di Lecce hanno eseguito il sequestro preventivo del centro comunale di raccolta dei rifiuti di Ostuni, per un'area complessiva di tremila e 500 metri quadrati, centro gestito da Gial Plast srl e Bianco igiene ambientale, imprese di Taviano e Nardò rispettivamente, riunite in Ati (Associazione Temporanea di Imprese). 

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Il sequestro di oggi è l'ultimo tassello di una operazione partita con la segnalazione da parte di diversi cittadini, che lamentavano cattivi odori, difficoltà respiratorie, cefalee, nausee. I militari hanno così accertato il deposito incontrollato di ingenti quantitativi di rifiuti urbani anche pericolosi, come batterie per auto, toner, olii minerali esausti e apparecchiature elettroniche gestiti in continua violazione delle norme di settore.

I militari, guidati dal maggiore Dario Campanella, da tempo stavano monitorando la situazione. A partire da ottobre, infatti, hanno dato vita a diversi controlli nell’ambito della direttiva operativa del 2019 del comando di Roma dei carabinieri per la tutela ambientale. Hanno così eseguito un decreto emesso dal gip, col successivo sequestro al solo sito di raccolta e stoccaggio dei rifiuti, in località Santa Caterina.

Le due aziende salentine dovranno, entro 20 giorni, eliminare i rifiuti e ripulire la zona, pena la chiusura definitiva del centro di raccolta.
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