Nuova Giunta e quote rosa:
come cambierà il Consiglio

Nuova Giunta e quote rosa: come cambierà il Consiglio
di Paola ANCORA
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Venerdì 21 Luglio 2017, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 14:42
Con il premio di maggioranza al centrosinistra e al sindaco Carlo Salvemini è cambiata la composizione del Consiglio delineata all’indomani del voto al primo turno delle Comunali. E, con la nomina della Giunta da parte del primo cittadino - attesa per le prossime ore - cambierà ancora, nei volti e nei nomi, ma non negli equilibri politici. Che vedono il centrosinistra maggioranza dell’Aula con venti seggi e il centrodestra e il Movimento Cinque Stelle fra i banchi della minoranza, con 11 postazioni e una rispettivamente.
Partiamo, quindi, dalla Giunta, che potrà essere composta da otto, come emerso dalle prime indiscrezioni circolate in queste settimane, o da nove assessori, ipotesi, quest’ultima, che non si può più escludere vista la possibilità, per il sindaco Salvemini, di “riequilibrare” la squadra e riconoscere pesi e impegno delle diverse liste della coalizione dopo la notizia dei venti seggi ottenuti in Consiglio.
In quota Lecce Città Pubblica, lista più suffragata del centrosinistra, entrerà nell’amministrazione da esterna l’architetto Rita Miglietta, con le deleghe all’Urbanistica e, probabilmente, ai Lavori Pubblici. La seconda postazione spettante alla lista di riferimento del sindaco Salvemini potrebbe quindi andare a uno fra i cinque consiglieri eletti: l’avvocato Cosimo Murri Dello Diago; la vicedirettrice della sede locale di Mercatone Uno, Silvia Miglietta; il funzionario di banca, Gabriele Molendini; la operatrice della sanità, Natasha Mariano Mariano e il giovane Pierpaolo Patti. In questo modo scatterebbe in Aula un posto per il primo dei non eletti, l’avvocato Giovanni Castoro.
Due posti in Giunta anche per il Partito democratico, con Sergio Signore, forte di oltre mille preferenze, e di Paolo Foresio in pole position. Fra i banchi del gruppo Dem, dunque, siederebbero Antonio Rotundo, Paola Povero e Antonio Torricelli e poi i primi due non eletti, il già presidente della Provincia Lorenzo Ria e l’uscente, medico, Paola Leucci.
Più incerta la rappresentanza nell’amministrazione delle civiche che hanno eletto un solo consigliere, contribuendo però in maniera importante alla candidatura di Salvemini prima e alla campagna elettorale, vinta, poi: La Puglia in Più, riferita al senatore Dario Stefàno, vicinissimo a Salvemini, lista che ha eletto in Consiglio lo specialista di otorinolaringoiatria del Fazzi, Saverio Citraro; Una Buona Storia per Lecce, creata dall’avvocato Giuseppe Fornari, primo dei non eletti e pronto a sedere in Aula qualora in Giunta venisse nominata la consigliera Angela Maria Spagnolo e infine Idea per Lecce, che ha eletto il consigliere Ernesto Mola, ma fra le cui file si annoverano anche nomi insistentemente circolati, in queste ore di confronto politico, come papabili componenti dell’amministrazione Salvemini. A partire da Franco Ungaro, già direttore di Koreja ed esponente di spicco del mondo culturale della città.
Poi ci sono liste e postazioni spettanti al fronte che ha sostenuto al primo turno il già candidato sindaco, oggi vicesindaco, Alessandro Delli Noci.
Una o due caselle saranno riempite dall’Udc del segretario regionale Salvatore Ruggeri. Molto probabile la nomina dell’avvocato Carlo Mignone, responsabile provinciale dell’Associazione Nazionale Amministratori condominiali, al quale potrebbe andare la delega alla Casa, vista la sua esperienza in questo delicato settore. In alternativa - o seconda, eventuale postazione in Giunta per l’Udc - si potrebbe optare per l’esterna Paola Bruno, commercialista e coordinatrice cittadina del partito. Scelta che consentirebbe di ampliare in Giunta la rosa delle donne, che per legge dovranno essere almeno il 50%. Per lo Scudocrociato, in Consiglio, siederebbero quindi il primo degli eletti, Marco Nuzzaci e la prima dei non eletti Roberta De Donno.
 Due seggi nell’assemblea per la lista Un’Altra Lecce, con l’esperto di innovazione Marco Giannotta, già componente della Direzione regionale del Pd e vicino all’assessore della Giunta Emiliano, Loredana Capone, e con l’otorinolaringoiatra del Fazzi, Silvano Vitale. Anche in questo caso, la nomina di uno dei due in Giunta libererebbe un posto per il primo dei non eletti Antonio De Matteis. Nessuna postazione, invece, sembrerebbe destinata alle liste Sveglia Lecce e Andare Oltre, che hanno eletto i consiglieri alla prima esperienza Marco De Mattesi e Massimo Fragola.
Fra i banchi della minoranza, invece, il quadro - al netto dei ricorsi che verranno presentati - non riserverà sorprese. Siederanno in Aula per Direzione Italia, Paolo Perrone, Gaetano Messuti, Luca Pasqualini, Andrea Guido e Mauro Giliberti; per Grande Lecce, Antonio Finamore e Alberto Russi; per Forza Italia, Luciano Battista e Paride Mazzotta; per Fratelli d’Italia, Michele Giordano e per Lecce Città del Mondo, Bernardo Monticelli Cuggiò. Infine un seggio per il Movimento Cinque Stelle, con il consigliere Fabio Valente.
 
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