Proiettili al sindaco, interrogatori fiume. In campo anche i Ris

Proiettili al sindaco, interrogatori fiume. In campo anche i Ris
di Francesco De Pascalis
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Martedì 1 Dicembre 2015, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 11:32

Interrogatori e analisi scientifiche. Proseguono su questi due binari le indagini che puntano a far luce sulla pesante intimidazione indirizzata nei giorni scorsi a Gianmaria Greco, sindaco di Novoli, ed altri amministratori, tra cui dirigenti e dipendenti comunali. Indagini tradizionali, da un lato, e più di carattere scientifico, dall’altro, che alla fine si fonderanno insieme per restituire un quadro quanto più possibile chiaro della vicenda. I carabinieri della compagnia di Campi Salentina, diretti dal maggiore Nicola Fasciano, negli ultimi giorni hanno ascoltato diverse persone che, a vario titolo, potrebbero fornire elementi utili all’inchiesta.

Anche ieri i militari hanno dato vita a una serie di interrogatori. Già oggi, intanto, gli esperti del Reparto investigazioni scientifiche dell’Arma daranno il via agli accertamenti sui proiettili (uno calibro 7,65, uno calibro 9 e una cartuccia da caccia), sul portachiavi a forma di bara e sulla busta utilizzata per impacchettare tutto, in cerca di impronte o tracce biologiche. Anche se è facile ipotizzare che l’autore (o gli autori) dell’intimidazione abbiano usato guanti per non lasciare impronte. La cautela dei malviventi si è manifestata anche nel modo in cui è stato scritto il biglietto di minacce, ovvero con un normografo, che impedisce di essere riconosciuti in caso di una perizia calligrafica. Sul foglio, diverse accuse su presunte assunzioni di favore alla Igeco, azienda che gestisce il capitolato d’appalto per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, alcune attività svolte nel locale cimitero e le attività dell’ufficio Tributi.

Le indagini sono dirette dal procuratore aggiunto di Lecce Antonio De Donno. In paese, intanto, non si parla d’altro. C’erano tanti cittadini al Consiglio Comunale di Novoli, svoltosi ieri sera nella sala delle adunanze pubbliche della Casa Comunale di Piazza Aldo Moro. Chi per dare solidarietà e vicinanza al sindaco Gianmaria Greco, chi per ascoltare i ben 12 punti all’ordine del giorno, chi semplicemente per curiosare. Una pubblica assise programmata da tempo, e coincisa casualmente con il dopo intimidazioni con mittenti lo stesso primo cittadino, un ex consigliere comunale, due dipendenti pubblici, un collaboratore esterno dell’Amministrazione e due dipendenti della ditta Igeco. Personaggi tutti indicati nella missiva lasciata da mani anonime, nella mattinata di venerdì, sulle scale che portano al primo piano del Municipio.

Ieri in tanti hanno espresso attestati di solidarietà a Gianmaria Greco e tra i primi i gruppi consiliari Novolesi. Anche oggi in Consiglio infatti, sia “Cambia Novoli”, gruppo di centrosinistra, che “Novoli in Testa”, compagine di centrodestra, hanno espresso solidarietà al primo cittadino per il vile gesto subito. Per entrambi i gruppi ha relazionato Antonio Pio Marzo capogruppo di “Cambia Novoli” che oltre «alla solidarietà si è augurato che le forza dell’ordine possano quanto prima fare chiarezza su questi gravi fatti che fanno solo male a Novoli ed ai novolesi». Immediata la replica di Greco che ha ringraziato «di cuore per gli attestati. Non indietreggerò di un centimetro nella mia azione di governo. Chi pensa di intimidirmi ha sbagliato bersaglio. Opererò come sempre in trasparenza e per il bene comune», ha sottolineato il sindaco di Novoli.

Dello stesso tenore le dichiarazioni della maggioranza. «Il gruppo consiliare di maggioranza “Novoli Protagonista” esprime la propria vicinanza al sindaco Greco per il gesto intimidatorio subito e condanna con fermezza quanto accaduto.

Da amministratori abbiamo la consapevolezza che gli inqualificabili gesti di intimidazione non incideranno minimamente sul nostro operato, anzi rappresentano un maggiore stimolo nel proseguire il difficile cammino finalizzato al rinnovamento del nostro paese ed al suo bene comune. Confidiamo nelle forze dell’ordine presenti sul territorio e negli inquirenti, e ci auguriamo che sia fatta chiarezza su questa triste vicenda. Auspichiamo l’unità di pensiero e di azione di tutti i gruppi politici, foriera di un dialogo costruttivo per che può solo contribuire alla crescita della comunità e scoraggiare eventuali azioni intimidatorie future».

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