Niente parcheggi in centro
L’alternativa è il bus: 50 minuti da Settelacquare

Niente parcheggi in centro L’alternativa è il bus: 50 minuti da Settelacquare
di Francesca SOZZO
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Venerdì 22 Settembre 2017, 11:59
Da Settelacquare a piazza Sant’Oronzo e ritorno. Diario di viaggio a bordo dei mezzi pubblici. E chi dice che è più rapido che muoversi in auto, deve ricredersi. Per raggiungere il centro storico da Settelacquare ci vogliono 50 minuti (il tutto documentato, ovviamente). Dunque, non ci sono parcheggi? Proviamo con i mezzi pubblici.
Sono le 10.08 quando a piedi dalla zona di Settelacquare raggiungiamo la prima fermata utile per prendere un mezzo pubblico e arrivare in centro. Su viale Japigia a pochi metri dal sottopasso si ferma il filobus: linea 30. Alle 10.15 raggiungiamo la fermata: pensilina nuova e perfino con panchina su cui attendere il passaggio del mezzo. Peccato che non ci siano né indicazioni d’orario né tanto meno del percorso e delle conseguenti fermate. Inutile chiedere supporto alle “paline intelligenti” perché tanto non funzionano. Schiacciando il stato “i” di info compare solo la scritta “fermata 156”, cosa vorrà dire? Pigiando il tasto altre linee compare quello che sembra il percorso: “stazione ferroviaria, viale Leopardi, Porta Napoli”. Bene, proviamo. Il filobus arriva alle 10.38, per fortuna c’è la possibilità di fare i biglietti a bordo perché nelle vicinanze della fermata non c’è nessuno che vende i titoli di viaggio. Inizia la corsa. Uno, due, tre, fermate, quattro... si percorre tutta la circonvallazione interna alla città mentre a bordo ci sono solo sei persone. «Scusi, ma questo bus arriva in centro storico?», chiediamo. «Non proprio - risponde Chiara che frequenta il Conservatorio di Musica ha preso il filobus una fermata prima della nostra - Le conviene scendere a Porta Napoli o Porta Rudiae e poi proseguire a piedi». E così sarà. Alle 10.45 il filobus frena proprio davanti all’Obelisco. Ora non resta che raggiungere il centro a piedi. Da Porta Napoli proseguendo a piedi per via Principi di Savoia, poi destra su via Umberto I e quindi via Matteotti e via Rubichi, si arriva sotto Palazzo Carafa alle 11. Cinquanta minuti per raggiungere il centro - lasciando l’auto a casa - partendo dalla zona di Settelacquare.
Ora si deve tornare in dietro. La scelta è, o fare il percorso al contrario - ma i tempi li conosciamo già - oppure provare a prendere un altro mezzo che parte proprio dal centro.
Alle 11.05 ci troviamo alla fermata dei bus su via XXV Luglio all’incrocio con via Fazzi. Da lì passano ben oltre 10 linee di bus. Alle 11.10 - siamo fortunati - arriva la linea 16. L’autista è presissimo al telefono. Anche in questo caso non ci sono indicazioni di fermate e percorso. Chiediamo: «Scusi, dobbiamo andare verso Settelacquare...». «Da qui non passa nulla. Deve andare dall’altra parte del Castello», volta le spalle e continua la sua telefonata noncurante del fatto che l’utente può non conoscere la città. Ma va bene. Attraversiamo la strada e proseguiamo a piedi per raggiungere viale Cavallotti (sono le 11.18). Ci sono due mezzi fermi. A bordo c’è un autista, gentile. Stessa domanda: «Per Settelacquare?». «Deve prendere il 24 o il 25 - ci dice - e scendere nei pressi della stazione dei Carabinieri». (Per dovere di cronaca il 24 e il 25 passano anche - almeno così sembra dai numeri riportati sulla palina - da via XXV Luglio ma l’autista era troppo impegnato al telefono per suggerirlo e le indicazioni vicino alla fermata sono un miraggio). Dopo due minuti arriva la 25. Sono le 11.20. L’autista - gentile anche lui - spiega che ci sono due fermate nei pressi di Settelacquare ma che comunque ci avrebbe avvisato una volta arrivati in zona. A bordo ci sono cinque persone. L’autobus percorre le strade interne alla città, via Imperatore Adriano e poi via del Mare, in fondo fino alla rotatoria di piazza Palio; poi destra per proseguire verso Settelacquare dove c’è l’area mercatale. Quando arriviamo vicino al mercato sono le 11.33. Da lì nuovamente a piedi per tornare a casa. Arriviamo alle 11.52. Quaranta minuti minuti per tornare dal centro.
Mercoledì, in auto - per effettuare lo stesso tragitto - avevamo impiegato quasi un’ora. Certo, abbiamo inquinato meno, abbiamo letto un libro e probabilmente non sono saltati i nervi. Ma in termini di tempo... non è cambiato proprio nulla.
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