Musica fuori dai locali per la festa patronale?
«Sì ma solo in acustico»

Musica fuori dai locali per la festa patronale? «Sì ma solo in acustico»
di Stefania DE CESARE
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Mercoledì 9 Agosto 2017, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 18:32
«Musica fuori dai locali durante i tre giorni di Sant’Oronzo? Si può fare». In vista dei preparativi per i festeggiamenti dei santi patroni della città, il sindaco Carlo Salvemini accoglie la proposta di allestire concerti e spettacoli musicali tra le vie della movida leccese, presentata dai titolari dei locali notturni del centro cittadino proprio per animare le serate e intrattenere i visitatori durante le notti di festa. «Ci ragioniamo. Perché no? - dice il sindaco -. La possibilità di organizzare spettacoli musicali fuori dal consueto perimetro non è male. Potremmo proporre di farlo in acustico senza amplificazione».
Quest’anno, quindi, il calendario degli eventi per i Santi Patroni Oronzo, Giusto e Fortunato - che sarà presentato ufficialmente nelle prossime ore - potrebbe arricchirsi con concerti live e spettacoli sotto le stelle, allestiti tra le vie della vita notturna della città.
A proporre l’idea di “abbellire” la movida leccese con canzoni e musica in occasione dei tre giorni di festa patronale è stato proprio il nuovo presidente di Fipe Concommercio Danilo Stendardo. In una lettera inviata al sindaco e all’assessore alle Attività produttive Paolo Foresio, Stendardo ha chiesto a Palazzo Carafa la possibilità, per i titolari dei pubblici esercizi, di organizzare all’esterno dei propri locali eventi di intrattenimento musicale. Un modo per «arricchire l’offerta del palinsesto previsto durante le festività - aveva sottolineato Stendardo - a pieno vantaggio dei cittadini e dei numerosi turisti».
 
Il Comune, quindi, accetta la collaborazione da parte dei privati ma la proposta di movimentare le serate di festa dovrà superare la “prova” decibel. Gli eventi esterni, infatti, dovranno essere organizzati tenendo conto dei limiti previsti dalla legge e nel rispetto della quiete pubblica, negli ultimi mesi messa a dura prova proprio dalla musica dal vivo nei locali fino a tarda ora. Nelle ultime settimane, infatti, non sono stati pochi gli esposti presentati dai residenti del centro storico e delle aree della nuova movida leccese, così come non sono mancati controlli e sanzioni da parte della Polizia Locale. Un problema non da poco, quella della movida rumorosa, su cui sono in corso accertamenti da parte della Procura. «Il rispetto decibel va mantenuto - specifica Salvemini - anche perché c’è un richiamo ufficiale della Procura ad amministratori e funzionari». Nei prossimi giorni, quindi, Comune e privati dovranno trovare un compromesso per animare le notti della movida durante i festeggiamenti dei santi patroni della città. «Considerato i tempi ormai ridotti e la poca possibilità di effettuare variazioni su posti assegnati e percorso fieristico - aggiunge il neo consigliere Marco De Matteis - al fine di rendere più partecipi le attività che annualmente vengono escluse dagli eventi e dalle luminarie come zona Mazzini e zona “movida” e convinto dalla proposta di Confcommercio di voler aumentare l’offerta turistica arricchendo il calendario di eventi dando la possibilità ai privati di organizzare dei live nelle pertinenze esterne delle proprie attività, mi sono impegnato a rappresentare tale proposta all’attenzione del sindaco, con il quale dopo un primo confronto è emersa la possibilità di valutare la realizzazione di tali eventi in chiave acustica».
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