Motrici e carri merci del 1900: per pagare i debiti Ferrovie Sud Est mette in vendita anche la storia

Vecchie motrici Fse
Vecchie motrici Fse
di Paola ANCORA
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Giovedì 7 Aprile 2016, 17:10 - Ultimo aggiornamento: 17:35
Quarantuno mezzi in vendita. Per la prima volta nella sua storia, cominciata negli anni Trenta del Novecente, la società Ferrovie Sud Est ha pubblicato un avviso di messa all'asta di 41 rotabili con l'obiettivo di individuare imprese interessate ad acquistarli ed eventualmente rottamarli. In vendita anche mezzi del 1940. La base d’asta di partenza è pari a 36mila euro.
I mezzi, dislocati lungo tutta la rete Fse - in circa 15 località tra le quali Gallipoli, Lecce e Mungivacca - sono pezzi della storia ferroviaria di questa regione. Due carri merci, per esempio, risalgono al 1912.
L'obiettivo dell’operazione di vendita è principalmente di carattere ambientale: i luoghi presso cui al momento giacciono i materiali rotabili verranno liberati da questi rifiuti e completamente bonificati. I siti verranno ripristinati e destinati dalle amministrazioni comunali a diversi usi.
In vendita, 10 locomotive, nove delle quali del 1959 e del 1960, e una del 1991; quattro locotrattori del 1959; 11 automotrici, dieci delle quali risalenti al 1960 e una al 1940; sette rimorchiate immatricolate fra il 1960 e il 1961;
tre vetture, due delle quali risalenti rispettivamente al 1936 e al 1947 e una del 1998 e sei carri merci, due dei quali immatricolati nel 1900 e nel 1912.
In base all'avviso pubblico il materiale rotabile ferroviario fuori uso dovrà essere prelevato dal luogo di consegna, caricato su un mezzo autorizzato al trasporto dei rifiuti speciali e trasportato presso un impianto autorizzato di recupero.
“Per la prima volta - ha precisato l’avvocato Domenico Mariani, sub-commissario di Ferrovie Sud Est - Fse metterà in vendita il materiale rotabile non più utilizzato che invade suolo pubblico su tutta la tratta ferroviaria. Alcuni mezzi sono stati dismessi oltre 20 anni fa e tra questi sono presenti dei veri e propri pezzi d’epoca, risalenti addirittura al 1900. Con questo intervento, a cui ne seguirà sicuramente un altro per la messa in vendita di ulteriori materiali rotabili, abbiamo finalmente accolto le innumerevoli segnalazioni dei cittadini che da decenni ponevano l’attenzione sull’annoso problema dell’abbandono dei mezzi. Queste discariche a cielo aperto, con conseguente rischio di inquinamento e caratterizzate dal degrado e dal vandalismo, verranno smantellate nell’immediato e i siti su cui giacevano i materiali rotabili saranno restituiti ai cittadini e ai Comuni”.


 
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