Ha detto addio alla vita volontariamente, Cosimo, in servizio presso l'ottavo reggimento Alpini alla caserma Feruglio. Almeno questo è quanto emerge dai primi rilievi effettuati dagli investigatori friulani. Aveva una corda attorno al collo e sul suo corpo non sarebbero stati ritrovati segni di colluttazione. Ma l’uomo non avrebbe lasciato biglietti per spiegare le ragioni del suo gesto.
Di lui non si avevano notizie da una settimana e per questo la compagna ne aveva denunciato la scomparsa, ma i familiari hanno sperato fino all'ultimo di ritrovarlo sano e salvo, anche perché tempo fa pare si fosse già allontanato da casa per qualche giorno, ma poi era rientrato.
Ieri è stato effettuato l'esame sulla salma, poi il riconoscimento a parte dei familiari.
Domani quindi si terranno i funerali a Venzone mentre la salma arriverà giovedì pomeriggio a Salice Salentino, dove lo aspetta mamma Immacolata, vedova da poche settimane.
Domenica mattina la donna è stata colta a malore dopo che i familiari, per prepararla alla notizia, le avevano detto che il figlio stava poco bene. Nel pomeriggio il comandante della scuola di cavalleria di Lecce, generale Fulvio Poli e il cappellano militare, don Marco Bottazzi, hanno raggiunto l'abitazione d'origine del caporal maggiore in via Barba, per comunicare in via ufficiale alla madre cosa era accaduto.
Cosa abbia spinto Cosimo a quel gesto, in realtà, rimane un mistero che solo lui avrebbe potuto svelare. Era stato poco bene, aveva preso peso e poi si era sottoposto a una rigida dieta ipocalorica, hanno spiegato alcuni amici del militare. Il rapporto con la compagna, una donna ligure, stava attraversando turbolenze. Pesi che sul cuore dell'uomo evidentemente hanno fatto la differenz, portandolo a dire addio alla vita e alla sua bambina, e a lasciare la mamma e la sorella nel dolore più nero.