Nuove minacce nella lettera anonima alle redazioni

L'abitazione colpita dall'ordigno
L'abitazione colpita dall'ordigno
di Alessandro CELLINI
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- Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 07:05
Un’altra lettera di minacce. E anche questa volta il minimo comune denominatore, sebbene i destinatari siano diversi da quelli della prima missiva, è la Banca di Credito cooperativo Terra d’Otranto di Carmiano. Questa volta i due fogli anonimi sono stati recapitati alle redazioni di Quotidiano e di Lecceprima, nonché - stando a quanto scritto all’interno - anche al sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta. Sulla lettera sono al lavoro gli agenti della Digos, che l’hanno acquisita anche per cercare di decifrare il messaggio in codice contenuto al suo interno. Un messaggio nemmeno troppo difficile da decodificare, per la verità, al cui interno sono contenute minacce e farneticazioni piuttosto violente.

Un unico lungo filo sembra legare quella prima lettera minatoria, un episodio di intimidazione avvenuto qualche giorno fa e questa nuova “ondata” di missive anonime. La mano sembra la stessa. Alla fine di febbraio le lettere furono inviate a Mario Salesi, commercialista che fu presidente del Collegio sindacale della Banca di Credito cooperativo durante la presidenza di Dino Mazzotta; e a un giovane componente del Consiglio di amministrazione nel 2013, quando lo stesso Dino Mazzotta subentrò come presidente a Rosario Indennitate. Due personaggi che hanno legato il proprio nome a doppio filo con quello della Bcc, seppure in momenti diversi della loro carriera professionale e su schieramenti diversi nell’ambito delle “correnti” interne per la scalata al vertice dell’istituto di credito. Quella lettera conteneva solamente una frase, scritta con simboli grafici in sostituzione delle lettere, che recitava così: “Vi ammazziamo tutti”. Sopra, una croce celtica, simbolo dai significati più vari.

Pochi giorni più tardi - nella notte tra il 5 e il 6 marzo scorsi - un attentato incendiario fu messo a segno ai danni di un’abitazione di Carmiano, in via Principe di Savoia. Un ordigno rudimentale, piazzato davanti al portone di un’abitazione, provocò un incendio e il danneggiamento del portone stesso. L’appartamento è abitato da un dipendente del Comune di Carmiano e dalla moglie, impiegata presso la Bcc. Ed è probabilmente a questo episodio che si riferisce l’anonimo autore nell’ultima lettera, quando dice che «non è il primo bum/flash che ho fatto l’altra notte e non sarà l’ultimo».

Il riferimento, nemmeno tanto velato ed esplicitato peraltro anche più avanti nella missiva, è a ulteriori attentati «per tutto il weekend». Quanto al messaggio in codice che accompagnava la lettera indirizzata alle redazioni di Quotidiano e Lecceprima - con simboli uguali a quelli della prima missiva - il testo è abbastanza farneticante e violento: quanto basta perché le forze dell’ordine indaghino su una vicenda che sembra tutt’altro che uno scherzo di cattivo gusto.
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