Taranta, salvadanai pieni: presto i soldi ai terremotati

Taranta, salvadanai pieni: presto i soldi ai terremotati
di Ilaria MARINACI
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Sabato 27 Agosto 2016, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 15:38

Il Salento, la Puglia intera, in prima linea per aiutare i paesi distrutti dal terremoto. La Notte della Taranta è stata uno straordinario veicolo di promozione, una vera e propria maratona della solidarietà che ha mobilitato il pubblico presente a Melpignano, gli artisti e gli ospiti, ma anche centinaia di migliaia di persone che hsnno seguito l’evento in diretta tv contribuendo con un sms alla raccolta dei fondi da destinare alla ricostruzione dei centri rasi quasi completamente al suolo. C’è soddisfazione tra chi, nel corso delle frenetiche riunioni col prefetto tenutesi nella giornata di sabato, ha lanciato l’idea di trasformare il concertone in una maratona della solidarietà. Una soluzione che ha trovato tutti d’accordo e che ha di fatto evitato il rinvio dell’evento in una giornata in cui era stato proclamato il lutto nazionale.
Il denaro raccolto nei salvadanai, molti riempitisi in poco tempo, verrà presto messo a disposizione delle popolazioni colpite dal sisma. Ci vorrà qualche giorno di tempo, però, per conoscere da Regione e Fondazione Notte della Taranta a quanto ammonta esattamente l’importo. Tante le voci che dovranno essere sommate, a cominciare dalle donazioni in denaro lasciate nei sette salvadanai predisposti ai varchi di accesso al Concertone. Da lì sapremo quale e quanta sia stata la generosità del popolo della Notte della Taranta, da ogni parte d’Italia. Ma la voce più cospicua sarà, senza dubbio, quella che proverrà dai cachet della serata che tutti gli artisti presenti sul palco hanno deciso di devolvere, a cominciare dalla maestra concertatrice Carmen Consoli fino ad arrivare a tutti i componenti dell’Orchestra Popolare, passando dalle cinque ospiti, le italiane Fiorella Mannoia, Nada e Tosca e le straniere Buika e Lisa Fisher.

 


 

Proprio a questo proposito, i due direttori artistici Daniele Durante e Luigi Chiriatti hanno voluto fare una precisazione, perché non si incorresse in equivoci di sorta. «Gli artisti dell’Orchestra, che stanno lavorando da due mesi, devolveranno – ha spiegato Durante – il corrispettivo del compenso che gli spetterebbe per il lavoro di questa sera. Per le cinque ospiti, il cui cachet complessivo include anche i giorni di prove che hanno fatto, si concorderà un criterio per definire il compenso della serata. Tutte, comunque, si sono dette subito molto disponibili e vedremo, quindi, nei prossimi giorni le modalità tecniche».
Ma l’intera macchina della Notte della Taranta si è messa in moto per raccogliere fondi. Il presidente della Fondazione, Massimo Manera, ha dichiarato già durante lo svolgimento del Concertone che altre somme saranno donate dalla vendita del merchandising ufficiale griffato Notte della Taranta, come già avvenuto mercoledì sera, durante la tappa di chiusura del Festival itinerante a Martano, a poche ore dalla tragedia, come anche parte dell’incasso dell’ingresso al backstage, diventato quest’anno a pagamento. In più, di questa edizione “fimmena” e solidale, sarà prodotto un disco, i cui proventi saranno interamente devoluti alla causa. «Ci saranno altri concerti con protagonista l’Orchestra Popolare che verranno fatti per raccogliere fondi a favore dei terremotati», ha assicurato Manera.
Tutte le somme devolute, invece, tramite le azioni messe in campo durante la Notte della Taranta confluiranno nel progetto lanciato dalla Regione Puglia a poche ore dal sisma. Si chiama “La Puglia per la ricostruzione” ed è finalizzato, appunto, a finanziare la ricostruzione di una infrastruttura importante per le zone colpite che può essere un asilo, una scuola o una parte di un ospedale, da concordare, ovviamente, con le istituzioni del posto. «Non parole o gesti simbolici – ha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura Loredana Capone – ma atti concreti».

 

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