Medico picchiato al Pronto soccorso, nuovo allarme

Medico picchiato al Pronto soccorso, nuovo allarme
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Domenica 26 Giugno 2016, 08:45
Ennesimo caso di violenza al pronto soccorso del Fazzi e la peggio, ancora una volta, l’ha avuta un medico. Lancia l’allerta Angelo Oliva responsabile del Tribunale per i Diritti del Malato (Tdm) del Fazzi e, accanto al problema della sicurezza, chiede conto alla Asl della mancata attivazione del secondo ambulatorio per i codici verdi e bianchi, ma anche della lentezza con cui si sta avviando il Piano approntato dall’azienda sanitaria per affrontare l’estate. Per tenere in piedi tutto (ferie, turni di riposo obbligatori per i sanitari, aumento della popolazione residente per effetto dei flussi turistici) la Asl ha stimato che servono medici e infermieri, ma il reclutamento va a rilento.

Intanto il prossimo 5 luglio è stato fissato un Consiglio comunale monotematico sul Pronto soccorso del Fazzi, ma anche in Regione pendono interrogazioni proprio per la dotazione organica del Pronto soccorso e sulla sicurezza nel reparto.

«L’estate è ormai arrivata – constata Oliva –, ma le misure previste dal Piano predisposto dalla direzione generale della Asl per affrontare l’emergenza, programmate per il 15 giugno, non sono ancora partite. Attendiamo di conoscere le ragioni per le quali non si è ancora attuato quanto ripetutamente promesso in relazione al personale medico e infermieristico dell’ospedale e in particolare del pronto soccorso. Più volte il direttore generale della Asl ha promesso l’apertura di un secondo ambulatorio per i codici bianchi e verdi, ma non è stato ancora fatto nulla. La situazione non migliora, ma peggiora sempre più. A questo va aggiunto l’ennesimo e grave episodio di violenza subita da un medico, tanto più preoccupante visto che il posto di polizia non era presidiato. Ci chiediamo se la direzione generale e la direzione medica del presidio sia al corrente della riduzione dell’orario di apertura del posto fisso di polizia e quali iniziative ha intrapreso o intende intraprendere affinché sia garantita la sicurezza all’interno del pronto soccorso».

Ma intanto c’è l’aggressione che è valsa una prognosi di 15 giorni per il medico in servizio nell’area dei codici gialli e rossi. La notte di giovedì una donna, accompagnata dal fratello, si è presentata al pronto soccorso del Fazzi per ferite riportate in un incidente stradale. Dopo averla sottoposta agli esami diagnostici e aver estratto pezzi di vetro che si erano conficcati nel palmo della mano, il medico ha valutato che non ci fosse necessità di ricovero, ma il fratello della donna ha cominciato a insistere, con toni alti, sulla necessità del ricovero. Contestualmente registrava le parole del medico e quando questo gli ha fatto osservare che non poteva farlo è scattata l’aggressione. Il malcapitato è stato gettato per terra e picchiato brutalmente tant’è che ha avuto la rottura di due unghie. Il posto di polizia non era presidiato ed è intervenuta una volante. Siamo alle solite, insomma, e per l’estate – al momento – sono arrivati solo due infermieri, sui quattro previsti, mentre l’unico ambulatorio per i codici bianchi e verdi si poggia su sei medici della guardia medica in servizio, complessivamente, per 72 ore. M.Mon.
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