Salta il gruppo di continuità: intossicati in due, in tilt il centro prelievi

Salta il gruppo di continuità: intossicati in due, in tilt il centro prelievi
di Fernando DURANTE
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Giovedì 20 Aprile 2017, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 22:08
MARTANO - Tanta paura, ma per fortuna senza gravi conseguenze, ieri mattina a causa di un corto circuito che ha interessato le batterie del gruppo di continuità del Poliambulatorio di Martano. L’impianto andato in tilt ha sprigionato fumi e un odore acre che hanno invaso l’intera struttura. Qualche disagio lo hanno subìto gli utenti della struttura, che hanno dovuto attendere all’esterno la ripresa dei servizi, avvenuta poi attorno alle 9.30.
I primi ad entrare nel Poliambulatorio, attorno alle 6.30 di ieri mattina, sono gli addetti alle pulizie che secondo le prime voci, poi smentite dalla Asl, sarebbero rimasti intossicati. L’immediato intervento del 118 e dei Vigili del Fuoco di Maglie, chiamati dagli altri colleghi, hanno chiarito la situazione e rassicurato dipendenti ed utenti della struttura.
L’avvio delle regolari attività ambulatoriali è ripreso alle ore 9.30. Le batterie di continuità non sono altro che dispositivi di accumulo di energia che entrano in funzione nel momento in cui viene a mancare la corrente elettrica e garantiscono la continuità, appunto, di tutte le attività presenti nella struttura, per alcune delle quali è indispensabile la permanenza di tensione. Sono composte da acido solfidrico, sostanza altamente volatile e tossica, se immessa nell’aria di cui è più leggera, e lamelle di piombo. Sarebbe stato proprio il corto circuito avvenuto nel loro interno a riscaldare la sostanza chimica che ha emesso il cattivo odore facendo temere il peggio. Sono stati proprio due degli operai addetti alle pulizie, che avevano da poco iniziato il loro turno di lavoro, ad aver avvertito per primi il cattivo odore. Una addetta alle pulizie ha accusato anche un lievissimo malore, ma per lei non è stato necessario neppure il ricovero. Gli altri colleghi hanno chiamato il 118 che è immediatamente intervenuto, prestando i primi soccorsi. In particolare, sono stati i tecnici del servizio radiologia e gli infermieri del centro prelievi ad accorgersi maggiormente che si era in presenza di qualcosa di anormale. Quei servizi, infatti, sono collocati al piano ribassato, adiacenti ai locali delle batterie da cui si era sprigionata quell’aria a loro dire irrespirabile.
I Vigili del Fuoco di Maglie sono entrati subito in azione ad hanno effettuato un accurato sopralluogo interno ed esterno alla struttura. Non c’è voluto molto a individuare la causa del problema e il generatore rotto, fino a rimuovere le batterie che avevano provocato le esalazioni.
La direzione generale della Asl ha rassicurato utenti e dipendenti attraverso un comunicato in cui spiega che si sono avvertite «solo esalazioni e odore acre, ma nessun principio d’incendio, persone ferite o intossicate. A causare qualche attimo di sconcerto - si legge nella nota - è stato il malfunzionamento di un “pacco batterie” del gruppo di continuità ospitato nel seminterrato della sede di via Fratelli Cervi. Le esalazioni sviluppatesi a causa del surriscaldamento delle batterie, come hanno poi accertato i Vigili del Fuoco allertati da una dipendente del servizio di pulizie (per lei solo un lievissimo malore), non hanno creato grandi problemi o danni».
Tutto il trambusto e la preoccupazione rispetto a possibili esalazioni dannose per la salute umana hanno comunque spinto il direttore del distretto, Salvatore Sergio, a prendere le dovute precauzioni.
Sino alle 9.30, infatti, il personale e gli utenti del centro sono rimasti all’esterno dei locali in attesa che gli ambienti fossero adeguatamente arieggiati. Per l’utenza solo il disagio di dover aspettare che questa operazione fosse ultimata, ma nulla di più. I servizi del Poliambulatorio, con le varie specialistiche, sono praticamente tutti ripartiti in mattinata, così come l’attività del Centro Prelievi.
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