Lite tra il Comune e l'azienda: rischio sequestro
per i pali della luce

Lite tra il Comune e l'azienda: rischio sequestro per i pali della luce
di Maurizio TARANTINO
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Giovedì 23 Febbraio 2017, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 14:15
C’è il rischio concreto che gli impianti di pubblica illuminazione magliesi vengano posti sotto sequestro. È questo uno degli esiti al vaglio dell’amministrazione, dopo l’acuirsi del contenzioso con la ditta, insoddisfatta delle condizioni contrattuali. La “Mengoly Energy” ormai da circa una settimana non accende l’intero corpo illuminante, ma procede a macchia di leopardo, nel tentativo di economizzare la spesa, creando situazioni di particolare disagio in tutto il centro abitato, costretto ad avere un’illuminazione insufficiente. Una vicenda che ha spinto il sindaco Ernesto Toma a scusarsi per l’accaduto: «Il Comune di Maglie - precisa il primo cittadino - ha sottoscritto un contratto per la fornitura dell’illuminazione pubblica, che dal 2014 ad oggi continua a onorare e rispettare, secondo i termini previsti dallo stesso contratto. Anche la ditta interessata dovrebbe rispettare il contratto, nella parte che prevede l’efficientamento energetico, che non vuol dire lasciare la città al buio, ma garantire un’adeguata illuminazione, nel rispetto dell’ambiente e con minori costi. Tutti noi non abbiamo ricevuto questo servizio».
Un atteggiamento, quello della ditta, contro il quale si è mossa da tempo l’amministrazione, alla luce anche di un’attenta relazione dell’Ufficio tecnico, decidendo di intraprendere tutte le strade possibili per tutelare l’immagine della città e l’interesse dei cittadini: «Tutti gli atti amministrativi - conclude il sindaco - sono stati inviati all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), due differenti denunce sono state inoltrate presso il comando dei carabinieri della stazione di Maglie ed è stata emessa un’ordinanza per l’immediato ripristino del servizio di pubblica illuminazione, contestando ripetutamente alla ditta appaltatrice una interruzione di pubblico servizio e deliberando la costituzione in giudizio del Comune di Maglie, che sarà rappresentato nelle sedi opportune da nostri legali di fiducia». Da parte dell’amministrazione c’è la volontà di risolvere il contenzioso quanto prima: se non si dovesse arrivare a una definizione bonaria, l’epilogo potrebbe essere il sequestro degli impianti per interruzione di pubblico servizio.
 
L’illuminazione parziale aveva avuto un prologo a fine ottobre con la raccomandata firmata dall’avvocato Francesco Galluccio Mezio, in cui si chiedeva il pagamento di maggiori somme dovute a crediti non meglio specificati. L’ufficio tecnico comunale aveva invitato a soprassedere alla sospensione della fornitura di energia elettrica spiegando che era in fase di studio l’aggiornamento del contratto vigente, e del fatto che il Comune aveva regolarmente pagato le somme dovute da contratto riguardanti sia il rateo dei lavori che il consumo di energia. La ditta invece è intenzionata a ridiscutere il contratto viste le maggiori spese causate dai consumi, alla luce del nuovo progetto approvato due anni fa, rideterminato in 357.818,17 euro dopo il subentro, al posto della prima classificata, nella gara d’appalto ventennale, deciso dal Tribunale amministrativo.
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