Lupiae: bando da rifare. Per il Tar, amministratori ancora in carica

Il sindaco Carlo Salvemini e l'ex primo cittadino Paolo Perrone
Il sindaco Carlo Salvemini e l'ex primo cittadino Paolo Perrone
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Giovedì 21 Settembre 2017, 15:58
Il Tar Lecce ha accolto parzialmente i ricorsi proposti dagli amministratori delle società partecipate del Comune di lecce, Lupiae ed Sgm,  contro il bando indetto dal dirigente degli Affari Generali del Comune di Lecce per la individuazione dei nuovi amministratori delle società Lupiae ed SGM.
A firmare i ricorsi è l’avvocato Pietro Quinto a cui gli amministratori delle società in house, tra cui i presidenti della Lupiae Tatiana Turi e di Sgm Mino Frasca, hanno dato mandato. «Illegittimo» secondo il legale il bando per la sostituzione dei CdA prima di tutto perché gli attuali amministratori sono ancora in carica: non sarebbe automatica la decadenza con l’elezione del nuovo sindaco. Tra i motivi del ricorso anche «l’incompetenza del dirigente che ha firmato i bandi».
E questa mattina la pubblicazione delle sentenze con le quali l TAR ha innanzitutto affermato la propria competenza a decidere della controversia, atteso che allo stato non vi sono provvedimenti sindacali di revoca degli amministratori - per i quali è competente il giudice ordinario -  ma si discute della procedura adottata da un dirigente comunale per individuare nuove figure di amministratori delle società partecipate.
Secondo i giudici l’avviso era viziato nei suoi presupposti e nell’affermazione che vi sarebbe stata un’automatica decadenza degli amministratori in carica per effetto della elezione del nuovo sindaco. Circostanza per la quale sarebbe venuto meno il rapporto fiduciario tra il sindaco e gli amministratori delle società partecipate.
L'avvocato Quinto in aula ha contestato questa affermazione «perché, in mancanza di una revoca sindacale, si arrivava all’assurdo che con siffatta presupposizione gli attuali amministratori non potevano neppure concorrere alla nuova selezione pubblica indetta dal Comune», spiega il legale.
E proprio questo profilo è stato accolto dal Tar Lecce che ha considerato l’avviso lesivo della posizione dei ricorrenti “nella parte in cui –senza giustificato motivo- preclude agli stessi di partecipare alla selezione”. In conseguenza dell’accoglimento del ricorso il bando è stato annullato.

Accolto dunque il ricorso che stabilisce che gli amministratori sono ancora in carica e che è possibile indire un avviso pubblico prima della scadenza del mandato degli amministratori in carica, finalizzato ad acquisire la disponibilità di amministratori in modo da evitare che, alla scadenza del mandato o alla revoca degli amministratori in carica, l’Ente possa procedere alla nomina immediata dei nuovi amministratori non essendo applicabile alle società partecipate il regime della prorogatio degli organi, ma che, in ogni caso, a detto avviso devono partecipare anche i ricorrenti.
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