Litiga col negoziante, poi spara: preso

Litiga col negoziante, poi spara: preso
di Francesco De Pascalis
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Venerdì 12 Febbraio 2016, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 09:59
Prima l’incontro, poi il litigio ed infine la pistolettata alla vetrina del negozio di arredamenti. Momenti di paura, ieri sera a Novoli, poco dopo le 18.30. Teatro del grave episodio di cronaca nera, una delle vie più trafficate del paese: via Madonna del Pane, arteria che collega piazza Regina Margherita alla strada provinciale che conduce a Veglie. Protagonisti dei fatti due novolesi, Antonio Rizzo, 48 anni, operaio.

E Danilo Murra, titolare di un negozio di arredamenti, conoscenti tra loro. E' all'interno del negozio che i due uomini si sono ritrovati per discutere probabilmente di affari: Rizzo ha preteso la restituzione di 150 euro. Una circostanza che stanno approfondendo i carabinieri per capire se fosse fondata o meno, la richiesta. La conversazione è però degenerata in lite. Sono volati insulti e parole pesanti che - a dire dei pochi testimoni presenti - non lasciavano presagire una facile riappacificazione.

Il dialogo tra i due uomini si è fatto sempre più serrato, protraendosi per diversi minuti, fino a quando i due contendenti non sono usciti fuori dal negozio. E' qui che la lite ha raggiunto l’apice, attirando l'attenzione di diversi passanti e soprattutto del padre di Murra, che gestisce un'altra attività commerciale situata poco distante da luogo. L'uomo preoccupato per i risvolti che avrebbe potuto avere quel litigio, ha cercato di calmarli, poi però, arrivati a un passo dalla colluttazione, ha deciso di chiamare i carabinieri. Solo questa accortezza li ha convinti ad allontanarsi.
Situazione risolta? Neanche a pensarlo.

Pochi minuti dopo infatti Rizzo, accecato dall'ira, è ritornato davanti al negozio di Danilo Murra ed ha puntato contro la vetrina una pistola: ha esploso un colpo che, per fortuna, ha solo mandato in frantumi i vetri della porta d'ingresso. All'interno del negozio c’erano la moglie e la figlia di Murra, ma non sono rimaste ferite né dal proiettile e né dalle schegge di vetro. Per loro solo tanta paura.

Sparato quel colpo, l'aggressore ha tentato di scappare, in preda alla disperazione, dileguandosi nelle vie adiacenti. Ma i carabinieri della stazione di Novoli guidati dal maresciallo Lorenzo Cannizzo, erano già lì davanti e hanno fatto presto a intercettarlo. Lo hanno inseguito, bloccato e dichiarato in arresto, dopo aver sentito il parere del pubblico ministero di turno, Maria Rosaria Micucci. Difeso dall’avvocato Tobia Caputo, Rizzo risponde di spari in luogo pubblico, danneggiamento, tentate lesioni e porto illegale di pistola.
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