Liste: caccia ai nomi, tra new entry, ritorni e sorprese

Liste: caccia ai nomi, tra new entry, ritorni e sorprese
di Paola ANCORA
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Sabato 18 Marzo 2017, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 12:11
Contatti e accordi, già conclusi o da stringere, alla luce del sole o ancora riservati. Con qualche sorpresa. Se la data del voto per le Comunali 2017 restasse quella dell’11 giugno, come pare probabile, mancherebbero esattamente 55 giorni al termine ultimo per la presentazione delle liste. Questo, dunque, è tempo di grande fermento nelle coalizioni che sostengono i candidati sindaco Alessandro Delli Noci, Mauro Giliberti, Luca Ruberti, Carlo Salvemini e Fabio Valente. Perché costruire una lista, scegliere una squadra competitiva, può fare la differenza in una partita che, mai come quest’anno, si preannuncia combattuta. E non solo fra gli avversari apertamente schierati in campo, ma anche fra compagni e correnti di uno stesso partito, in un braccio di ferro destinato, da Lecce, a scompaginare ordine ed equilibri del quadro politico salentino e pugliese.
Intanto iniziano a circolare i primi nomi, fra conferme e volti nuovi, di coloro che sono pronti a spendersi direttamente in questa campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale e del sindaco nel Comune capoluogo.
Per il centrodestra che sostiene la candidatura a sindaco del giornalista Mauro Giliberti, saranno certamente in campo tutti gli assessori uscenti: Attilio Monosi, già “avvistato” nella prima campagna sui social network in posa con un guantone da baseball; Gaetano Messuti; Andrea Guido; Gigi Coclite; Severo Martini; Damiano D’Autilia e Luca Pasqualini. Saranno tutti candidati nella lista di “Direzione Italia”, gli ex Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto. Una scelta strategica, quella di far confluire gli amministratori nella lista di partito, per consentire da un lato il ricambio della classe dirigente locale e, dall’altro, una competizione “ad armi pari” con chi si affaccia sulla scena politica per la prima volta.
Accanto alla lista del partito di Fitto, ci saranno le civiche riferibili al sindaco uscente Paolo Perrone - quasi certamente candidato anche lui con Direzione Italia - e al parlamentare leccese Roberto Marti. Nella prima, “Lecce, città del mondo”, potrebbero essere candidati Manuela Laudisa, personalità particolarmente attiva nel mondo del volontariato e fra le promotrici del progetto “Leccentrica”; l’avvocato Fabiola De Giovanni, già collaboratrice del Comune per conto di Confabitare e certamente Gigi Fuggiano, responsabile del progetto “Lecce Cardioprotetta” per la distribuzione dei defibrillatori in città.
Nella lista di Grande Lecce direttamente collegata al deputato Marti, invece, troverà spazio la consigliera uscente Giordana Guerrieri, mentre non sarà della partita l’attuale capogruppo Daniele Montinaro.
Potrebbe non esserci la lista del candidato sindaco, come lo stesso Giliberti ha dichiarato pochi giorni dopo l’ufficializzazione della sua discesa in campo, mentre della galassia del centrodestra faranno parte le liste di Area Popolare-Ncd, alla cui testa ci sarà l’attuale presidente del Consiglio comunale, Alfredo Pagliaro; la lista di Noi con Salvini, “braccio” meridionale della Lega Nord, e quella di Fratelli d’Italia, partito con il quale saranno certamente candidati il coordinatore provinciale Pierpaolo Signore e l’imprenditore Michele Giordano, consigliere uscente.
In casa Forza Italia è tutto pronto, ma restano due nodi importanti da sciogliere: il primo riguarda la ricandidatura dell’assessore uscente Luciano Battista, osteggiata dalla base. Il secondo, invece, la presentazione della lista “Generazione Salento”, ufficializzata ieri, che ingloba il Movimento Regione Salento di Paolo Pagliaro, componente dell’ufficio di presidenza di Forza Italia, e il Movimento Popolare Leccese dell’ex consigliere in quota Lecce Città del Mondo, Antonio Lamosa. «Una scelta, quella di Pagliaro, che non sarà digerita» riferiscono da via Giolitti, quartier generale dei berlusconiani, dove il coordinatore provinciale Paride Mazzotta lavora agli ultimi ritocchi sulla squadra azzurra, della quale sarà capolista.
Pronti a ricandidarsi, l’assessore uscente Nunzia Brandi e i consiglieri comunali Giampaolo Scorrano, Giuseppe Ripa e Vittorio Solero, che potrebbe anche far spazio alla moglie Filomena D’Antini. In lista, la berlusconiana della prima ora Federica De Benedetto; la nipote di Adriana Poli Bortone, Laura De Donno; Giuseppe Romoli, fratello della dirigente ai Servizi Demografici e Anagrafe, Maria Teresa. E poi l’avvocato Mirca Spedicato, Martina Massa e l’assicuratore Andrea Attanasio. In campo anche Dario Zambrini, anima di una associazione sportiva della città e Fabio Cutò, responsabile della distribuzione dei pacchi alimentari agli indigenti per conto della Fratres.
E siamo al centrosinistra. Per Carlo Salvemini sindaco, al momento, ci saranno almeno cinque liste, a partire da quella di Lecce Città Pubblica, associazione di riferimento del candidato. E qui i volti nuovi, e noti soprattutto ai giovani, sono numerosi: Pierpaolo Lala di Coolclub; Stefano Todisco, meglio conosciuto dal mondo giovanile e della movida come Tobia Lamare; Gabriele Molendini, presidente di Lcb; l’avvocato Giovanni Castoro, già presidente di circoscrizione e poi Luisa Carpentieri, fino a qualche anno fa presidente dei giovani avvocati di Aiga e rappresentante del Codacons cittadino.
Con la “Puglia in più” del senatore Dario Stefàno saranno candidati il consigliere uscente Saverio Citraro, specialista otorinolaringoiatra all’ospedale Vito Fazzi; il docente universitario di Letteratura italiana Andrea Scardicchio e la funzionaria di Ateneo Silvia Cazzato.
Ci saranno le liste di “Idea per Lecce”, con l’architetto Nico Barletti e il medico Ernesto Mola. E ci sarà la lista “Una buona storia per Lecce”, guidata dall’avvocato Giuseppe Fornari, promotore, insieme al senatore Giovanni Pellegrino, della petizione pubblica per la candidatura a sindaco di Salvemini. Una lista «che saprà parlare a una vasta platea di elettori» secondo gli addetti ai lavori, e della quale faranno parte l’insegnante 51enne Stefania Mazzei; il 47enne PierFrancesco Chirizzi, velista e titolare di una agenzia viaggi; l’operatrice culturale Federica Tornese, 46 anni; l’architetto Marco Miglietta, fratello di Rita, fra i fondatori di Lecce Città Pubblica; Maurizio Vergara, 56 anni, libero professionista; il funzionario dell’Agenzia delle Dogane Antonio Mele e poi Angela Maria Spagnolo, figlia del senatore Pellegrino e l’unica del gruppo ad aver già maturato una esperienza come consigliere comunale a Palazzo Carafa.
Il Partito democratico del segretario cittadino Fabrizio Marra è pronto a schierare in campo gli uscenti Sergio Signore, Paola Leucci, Antonio Rotundo, Antonio Torricelli e il capogruppo Paolo Foresio. Fra le new entries, Gabriella Rizzo, prima dei non eletti nella lista dell’allora candidata sindaco Loredana Capone nel 2012; Alessandro De Matteis, dell’area riferibile al consigliere regionale Sergio Blasi e poi, con ogni probabilità, Conni Calogiuri, moglie dell’ex segretario dello Sdi Fernando Caracu
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