Università, è bufera sul rettore: proposto un aumento sull'indennità del 500%. La Cgil: sconcertante

Università, è bufera sul rettore: proposto un aumento sull'indennità del 500%. La Cgil: sconcertante
di Alessandra LUPO
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Lunedì 18 Dicembre 2023, 12:49 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 12:42

Indennità di carica quintuplicate, bufera in Ateneo. Al centro del caso, il rettore di UniSalento Fabio Pollice. La questione dell'aumento delle indennità di rettore e prorettore sarà discussa questa mattina dal Consiglio di amministrazione, ma non è detto che l'operazione vada in porto. Un affare complicato e spinoso. Per la Cgil, intervenuta con una dura nota, si tratta di aumenti "sconcertanti". Vediamo.

La rideterminazione dei compensi e dei gettoni di presenza dei componenti degli organi universitari e, in particolare, di rettore, prorettore e componenti del Cda dell'ateneo leccese è infatti già stata bocciata, anche se per un solo voto di scarto, dal Senato accademico che nella seduta del 12 dicembre scorso non ha espresso parere favorevole.

Contrari e astenuti erano complessivamente più dei favorevoli. Tuttavia la proposta è stata inserita tra gli ordini del giorno del Cda, che si riunirà questa mattina per decidere se approvare o meno l'aumento: per il rettore l'indennità annua passerebbe dai 25mila euro attuali a una ben più corposa somma di 121mila; per il prorettore, da 10mila a 30mila; cifre che vanno a integrare lo stipendio base di docente ordinario e che sinora si attestavano tra i più bassi negli atenei italiani. L'incremento non è frutto di un colpo di testa dei vertici universitari ma viene dall'applicazione del decreto Gelmini, che stabilisce non solo l'adeguamento dei compensi per il prossimo mandato ma anche il possibile ritocco (e la questione è tutta qui) dei compensi nei mandati già in corso «purché siano intervenute modifiche che giustifichino il maggior aggravio di lavoro».

Le indennità

Per Pollice l'incremento sarebbe dunque del 480% mentre quello del prorettore vicario, Maria Antonietta Aiello, del 280%. L'entità dello scarto deriva anche dall'indennità di partenza: il rettore di Unisalento ha sinora ricevuto poco più di mille euro netti al mese per le mansioni relative alla guida dell'ateneo. Se passerà l'aumento ne guadagnerà circa 5mila. Mentre nella stessa Puglia, dove anche il Politecnico di Bari ha recentemente adeguato i compensi al decreto, il rettore dell'Università Aldo Moro di Bari percepisce da anni uno stipendio annuo di 71mila euro. Ma presto anche l'Ateneo del capoluogo, così come Foggia, potrebbe decidere analogo adeguamento al decreto.
I numeri nel resto d'Italia fanno riflettere: il rettore dell'Università per stranieri di Perugia, ad esempio, nelle scorse settimane ha duplicato il suo compenso, passato da 39 a 80mila euro annui. Mentre a Padova il rettore ne incassa 80mila, a Teramo 84mila. A Palermo, nel 2022 l'indennità del magnifico è passata da 32 a 50mila euro annui. E per molti non è ancora scattato l'adeguamento, che vede cifre ben più alte: il ventaglio previsto dal Dpcm oscilla infatti da un minimo di 110mila euro annui (la scelta di Lecce è molto vicina alla base) a un massimo di 198mila: una cifra calcolata sul fatto che le indennità compensano l'aumentato carico di lavoro, le responsabilità anche amministrative connesse alle cariche ricoperte, l'impossibilità di svolgere altri incarichi retribuiti.

Tranne ovviamente quelli universitari. Tanto che ai 9 componenti del Cda, che al momento non godono di indennità, andrebbero 13mila euro ciascuno. Per lo stesso motivo i revisori dei conti vedono un adeguamento in negativo: il presidente, infatti, passerebbe da 19 a 14mila euro mentre a ciascun membro del collegio spetterebbero 12mila a fronte degli attuali 14mila. Ciononostante il collegio si è espresso favorevolmente.
A conti fatti il bilancio dell'Ateneo vedrebbe un aggravio di 300mila euro annui. Nella relazione del direttore generale, la cifra sarebbe compensata dai risparmi ottenuti dalle spese di funzionamento ridotte. Ma il caso stride con il rincaro delle rette universitarie per una platea di 9mila studenti circa. Si tratta di aumenti calmierati compresi tra 88 e 200 euro a seconda di Isee e merito ma che restano comunque poco graditi alle associazioni studentesche e ai sindacati.

Le modifiche

  • Rettore da 25.200 euro a 121.000 euro con incremento del 480%
  • Prorettore da 10.800 euro a 30.250 euro con incremento del 280%
  • 9 Componenti CdA da 0 a 13.600 euro ciascuno per un totale di 108.900 euro

 

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