Taranta, cresce l’attesa: sorprese e “chicche” per il festival itinerante

Taranta, cresce l’attesa: sorprese e “chicche” per il festival itinerante
di Azzurra DE RAZZA
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Sabato 30 Luglio 2016, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 16:47
Anche nell’edizione 2016 la febbre da Taranta è destinata a salire sempre più con l’avvicinarsi del “concertone” che ogni anno riempie il piazzale di Melpignano con oltre 200mila persone e che è solo il tratto terminale di una ragnatela di eventi che fa del Festival La Notte della Taranta la più grande rassegna di musica popolare d’Europa, il progetto culturale che porta il Salento nel mondo. Il prossimo 8 agosto si aprirà la 19ª edizione del festival, che toccherà 16 differenti comuni, nella Grecìa salentina e poi a Lecce, Galatina, Alessano e, novità, Acaya.
Uno schema consolidato, rimasto inalterato negli anni, arricchitosi nel tempo, questo sì, di novità, sempre a beneficio della conservazione della storia e della tradizione popolare del territorio salentino. Fino al 24 agosto, il Festival, tappa dopo tappa, rappresenterà come un percorso di preparazione al rito conclusivo di liberazione dal morso del ragno, previsto come sempre nel largo dell’ex Convento degli Agostiniani, quest’anno nell’ultimo sabato del mese. Il 27 agosto sarà Carmen Consoli, per la prima volta una donna, a debuttare come maestro concertatore della Taranta e a dirigere l’orchestra popolare nel lungo spettacolo musicale a cui lavora da mesi al fianco dei musicisti.
 

Prima del concertone, sarà il linguaggio ricco e appassionato dei gruppi di riproposta della musica popolare in Puglia a raccontare per 16 giorni il ritmo e la passione della pizzica, tra suoni, danza e punti di osservazione in scenari suggestivi e naturali che confermeranno l’attitudine del Salento quale luogo dedito all’ospitalità e all’incontro, crocevia di artisti, appassionati e semplici curiosi del turismo culturale.
Si parte come consueto da Corigliano d’Otranto, quest’anno l’8 agosto. Da lì il viaggio sonoro, in 16 tappe, esplorerà le modalità di esecuzione della pizzica nei diversi territori della Puglia, dal Gargano a Santa Maria di Leuca, e della riproposta popolare nel Sud Italia, attraverso la Sicilia, il basso Lazio e la Campania. Si alterneranno sul palco almeno dai due ai quattro gruppi per serata.

Il 2016 porta novità. Tra queste la sezione “Altra tela”, che ospiterà, in sei piazze della Grecìa salentina, progetti speciali da tutta Italia, in una dimensione più intima. Concerti e incontri che partiranno alle 20.30, cioè prima dei concerti previsti nel festival tradizionale e, comunque, in una piazza diversa, ad ogni modo poco distante. Altra tela parte proprio dalla località new entry del percorso del festival, Acaya, splendido borgo medievale, frazione di Vernole. Qui, il 10 agosto, è previsto l’omaggio della Fondazione La Notte della Taranta a “La Gatta Cenerentola”, la celebre opera teatrale scritta e musicata da Roberto De Simone, a 40 anni dalla sua messa in scena, con la partecipazione di Giovanni Mauriello, napoletano, storico fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Gli altri cinque appuntamenti di Altra Tela vanno dal “ColtPop” di Pino Ingrosso alle musiche da barberie di Dario Muci, dalle canzoni romane di Giorgio Tirabassi a Barulè di Alfio Antico, a Bella Ciao con Lucilla Galeazzi, Elena Ledda, Ginevra Di Marco, Andrea Salvadori, Gigi Boicati, con la direzione di Riccardo Tesi.

Altra novità di quest’anno è la collaborazione con il Comitato Festa San Rocco e la Fondazione di Partecipazione “Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae”. Come ogni anno dalla sua nascita il Festival della Taranta si ferma solo il 15 agosto per rispettare la tradizione della Festa di San Rocco a Torrepaduli e la spontanea formazione di ronde intorno alla mezzanotte davanti al Santuario. Un silenzioso rispetto che quest’anno diventa collaborazione, con la sigla di un protocollo d’intesa che ha permesso di programmare un percorso di valorizzazione della danza-scherma. In collaborazione con la Compagnia di Scherma Salentina è stata programmata una serie di appuntamenti per spiegare origine ed evoluzione della danza scherma nel Salento, con dimostrazioni a cura dei migliori maestri di scherma salentina che daranno prova della suggestiva danza dei coltelli di Torrepaduli. Lo scambio si completerà quando sul palco di Melpignano il 27 agosto approderà in una delle coreografie firmate dal maestro Fabrizio Mainini, proprio la danza di Torrepaduli.

Infine, ultima novità 2016, il cammino di pace in programma nella notte tra il 13 e 14 agosto. Al termine della tappa del Festival itinerante, alle 2.30, partirà il pellegrinaggio sul Cammino di Leuca: 100 giovani migranti provenienti da ogni parte d’Italia si uniranno al cammino dei giovani ospiti del Festival. Il 14 agosto sul sagrato del Santuario di Finibus Terrae sarà proclamata e approvata la “Carta di Leuca”, appello dei giovani ai loro governati per un Mediterraneo di Pace. Il festival della musica popolare più atteso dell’estate italiana parla più lingue e va oltre la musica.
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