Statale 275, il ministro Delrio: «Al più presto l'avvio del cantiere. Il Governo seguirà la vicenda»

Graziano Delrio
Graziano Delrio
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Mercoledì 25 Maggio 2016, 17:30
«Con Anas e Anac stiano valutando la situazione alla luce dell'ultima sentenza del Consiglio di Stato e delle numerose inchieste della Magistratura contabile e penale, poi per la Statale 275 Maglie-Leuca, seguiremo lo stesso metodo che abbiamo seguito, con Anac, per garantire i cantieri dell'Expo di Milano e del Mose di Venezia». Sono le parole con cui il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha risposto all'interrogazione in aula del deputato di CoR Rocco Palese, a proposito della situazione di stallo in cui si trova il progetto della 275. «Quest'opera, purtroppo - ha proseguito Delrio - è la prova di come in Italia opere pubbliche interamente finanziate possano incagliarsi per 20 anni tra burocrazia, ricorsi, progettazioni fatte male e bandi inadeguati. Ma ci attiveremo con Anas e Anac per cantierizzarla al più presto».
Si è detto soddisfatto a metà Palese, che spiega: «Le parole del ministro da un lato ci rassicurano perchè abbiamo appreso che la strada sarà cantierizzata al più presto seguendo l'unico metodo possibile, ossia che il Governo d'intesa con Anas e in collaborazione con Anac, segua lo stesso iter seguito per garantire velocità, trasparenza e legalità alle opere dell'Expo di Milano e del Mose di Venezia. Dall'altro, però ribadiamo al Governo che bisogna fare presto, primo perchè su quella strada si continua a morire ogni giorno, secondo perchè ad ogni nuova sentenza, ad ogni titubanza delle Istituzioni sull'iter da seguire, riprendono fiato tutti coloro che quell'opera non la vogliono e che per anni  ne hanno impedito la realizzazione per i motivi più disparati nascondendosi dietro false maschere ambientaliste spazzate via da quando le ultime modifiche progettuali hanno ridotto praticamente a zero l'impatto ambientale. Chiediamo quindi che il Governo, come ha detto il ministro Delrio, proceda con immediatezza per garantire ai cittadini del Basso Salento, incolpevoli di tutto ciò che da 12 anni blocca l'opera, che la strada sia resa sicura e che i 288 milioni di fondi pubblici disponibili vengano spesi».
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