Anziani ricoverati senza autorizzazioni: chiusa casa di riposo

Una casa per anziani priva di qualsiasi autorizzazione è stata scoperta dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità, a Squinzano. Nei guai è finito un infermiere del posto, dipendente di una struttura sanitaria del Brindisino. Il blitz dei militari è scattato l’altro ieri pomeriggio, in un appartamento in via Risorgimento, alla periferia della cittadina del Nord Salento. I carabinieri hanno notato all’interno della struttura diversi anziani, e hanno chiesto all’uomo di mostrare tutti i documenti utili a gestire l’attività. Solo che quei documenti non c’erano. E l’uomo ha dovuto spiegare per quale motivo gli anziani fossero lì: avrebbe cercato di difendersi, a quanto pare, spiegando che non c’era alcun ricovero, e che le persone che in quel momento si trovavano nella struttura la sera tornavano a casa. Una soluzione “temporanea”, in pratica. Ma le testimonianze fornite da alcuni parenti degli “ospiti” erano diametralmente opposte. Quegli anziani, in sostanza, si trovavano lì dentro ventiquattro ore su ventiquattro.

In assenza delle autorizzazioni necessarie per portare avanti questo genere di attività, i carabinieri hanno fatto sgomberare l’appartamento. Sembra che alcuni anziani siano stati poi ospitati in una struttura di accoglienza, una casa di riposo in regola. Contemporaneamente, l’uomo è stato denunciato per l’assenza di dotazioni mediche e di autorizzazioni amministrative, nonché del personale specializzato necessario in quel tipo di attività. Inoltre, l’infermiere è finito nei guai per aver omesso di comunicare all'autorità locale di pubblica sicurezza le generalità delle persone alloggiate, prevista dall’articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Va detto, in ogni caso, che non sarebbero emerse situazioni di particolare degrado né casi di violenza nei confronti degli anziani ospitati. Per il momento la struttura è stata sgomberata e, dunque, chiusa definitivamente.