Spiaggiabella: viaggio nella marina leccese tra erbacce, degrado e continui assalti di insetti / I residenti

Spiaggiabella: viaggio nella marina leccese tra erbacce, degrado e continui assalti di insetti / I residenti
di Matteo BOTTAZZO
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Lunedì 3 Luglio 2023, 10:53

C’è un Salento che in questi mesi estivi si presenta con il suo abito migliore, in particolare nelle zone rivierasche dove migliaia di turisti si recano per trascorrere le loro vacanze, ma ci sono zone dove invece l’inverno non sembra mai essere passato e il degrado la fa da padrone. Benvenuti a Spiaggiabella, dove di bello c’è ben poco.

Il reportage dalla marina leccese


«A Spiaggiabella non sembra di essere in estate», sentenzia uno dei residenti della marina leccese che lamenta i soliti problemi che da anni si ripetono ciclicamente senza che si trovi una soluzione definitiva. «Per fortuna che qualcuno dei residenti in questa strada ha provveduto a realizzare un rudimentale cartello con la denominazione della via, sostituendosi così all’amministrazione.

Senza quel cartello non bastava nemmeno il navigatore per raggiungere la mia abitazione», racconta Davide De Pasquale, un altro residente. Il problema delle indicazioni si ripercuote anche lungo le arterie principali con indicazioni mangiate dal sole e corrose dal sale e all’interno della marina non mancano i cartelli spray fai da te, necessari per districarsi nella viabilità della marina.


«Avere un’attività qui è un’impresa vera e propria, mancano i servizi basilari e sopratutto non c’è programmazione per degli eventi in grado di attirare persone - sottolinea Nicoletta Pulli, titolare di un’attività di ristorazione -. Continua nel tempo questa situazione di abbandono». 

I disagi

Anche la viabilità non è messa meglio: in questi giorni sono in corso i lavori di bitumazione dell’arteria principale che attraversa la marina leccese, ma non mancano i problemi anche in prossimità delle fermate dei bus: «I pullman arrivano puntuali e sono un servizio di grande qualità, ma raggiungere le fermate non è sempre facilissimo - spiega Antonio Paliaga, villeggiante-, perché sui marciapiedi che costeggiano la provinciale le piante crescono in modo selvaggio e talvolta impediscono anche l’attraversamento tra una strada e l’altra, obbligando le persone a camminare sulla sede stradale, con i rischi che ne conseguono».
Sulla via per il mare non mancano altri tipi di ostacoli, oltre al verde che cresce in modo selvaggio, ci sono tombini completamente aperti che rappresentano un pericolo per tutti, in particolare per i più piccoli, che a Spiaggiabella non hanno un luogo dove poter vivere dei momenti all’aria aperta, visto che l’unico parco presente ha dei giochi completamente rovinati e vandalizzati. E anche in questo caso il verde ha preso completamente il sopravvento andando ad invadere gli spazi pensati per i bambini rendendoli inutilizzabili. Il viaggio verso il mare continua su strade dove auto e persone devono convivere e dove non esiste una segnaletica orizzontale per gestire anche la sosta dei mezzi che risulta praticamente selvaggia. 

Il litorale


Anche una volta giunti al mare, che è l’unica nota positiva del litorale a nord della città di Lecce, non mancano i problemi: «Ci sono strutture che hanno visto il loro momento di gloria negli anni ’90 - racconta Stefano Sozzo, un altro villeggiante -. Oggi questi immobili vivono in un totale stato di degrado e abbandono, spesso sono anche occupati da chi durante l’inverno trova qui un riparo. Sarebbe bello se anche a Lecce, come avvenuto a Casalabate, avvenisse una riqualificazione dell’area andando ad abbattere questi mostri che persistono lungo la costa».
E non finisce qui. In prossimità della costa ci sono delle zone paludose, all’interno di terreni privati, che non sono mai state bonificate e che rappresentano l’habitat ideale per la proliferazione di insetti e animali infestanti che rendono meno piacevole il soggiorno nella marina: «Ho la sfortuna di vivere accanto ad un’area paludosa e gli interventi del Comune sembrano non bastare - racconta Claudio Tafuro residente -. In particolare nei giorni dopo le precipitazioni piovose si alzano da queste aree veri e propri sciami di insetti. Non basta la disinfestazione, ma servirebbe intervenire sui proprietari di questi terreni per spingerli alla loro manutenzione, nell’interesse di tutti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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