"Sindaco di Lecce, mafioso, quanto è la tua mazzetta per le piste ciclabili". Questo il messaggio di un bigliettino trovato per strada su via XXIV Maggio.
La risposta di Salvemini
Immediato il post del sindaco Carlo Salvemini, che comunque ha fatto sapere di non avere intenzione di sporgere denuncia: "Voglio tranquillizzare il mio concittadino. Non c’è una cupola mafiosa che impone la realizzazione delle piste ciclabili - scrive il primo cittadino su Fb -. Non c’è un Padrino. Non siamo a Tangentopoli. Semplicemente - ricorrendo alle parole di Johnny Stecchino - “il problema di Lecce è che si sono troppe macchine. Un traffico tentacolare, vorticoso. Che ci impedisce di vivere e ci fa nemici”. Realizziamo le piste ciclabili per mettere in sicurezza chi si muove sulle due ruote così come i marciapiedi tutelano i pedoni. E contribuire cosi a vivere meglio e diventare tutti amici".
La polemica sui posti auto sottratti
Via XXIV Maggio si trova nelle vicinanze di piazzetta Verdi, dove l'amministrazione comunale sta realizzando delle piste ciclabili che hanno l'obiettivo di unire il centro storico con la periferia.