Conto alla rovescia per lo sciopero:
lunedì ferma la raccolta “porta a porta”

Conto alla rovescia per lo sciopero: lunedì ferma la raccolta “porta a porta”
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Venerdì 24 Novembre 2017, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 16:44
Lavoratori Monteco pronti a incrociare le braccia il prossimo lunedì, 27 novembre. Il servizio di raccolta dei rifiuti si fermerà a Lecce, Surbo, Trepuzzi, Squinzano, Campi salentina, Guagnano, Salice salentino e Novoli, dove a operare, da qualche anno, è proprio l’azienda della famiglia Montinaro.
A Lecce, in particolare, la giornata di astensione dal lavoro si inserisce in una situazione già tesa fra la stazione appaltante, cioè il Comune, e l’azienda che si occupa di spazzamento e raccolta domiciliare dei rifiuti. E non è nemmeno la prima volta che i circa 200 operai dichiarano lo sciopero: l’anno scorso, in primavera, si fermarono per due giorni sollevando una serie di contestazioni.
Oggi i sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Fiadel e Ugl La, protestano contro «le continue e costanti inadempienze della Monteco» e lelenco redatto dalle organizzazioni sindacali è lungo. «Mancato riscontro dei versamenti ai Fondi di previdenza complementare; mancata discussione in merito ai carichi di lavoro e continue, illegittime contestazioni; mancata discussione dellorganizzazione dei servizi; mancata discussione sulla composizione delle squadre operative e delle attrezzature; mancato riscontro in merito alla fornitura periodica di indumenti di lavoro»: una serie di problemi che, inevitabilmente, finiscono per ripercuotersi sul servizio di pulizia della città, che - val bene ricordarlo - è interamente coperto con le tasse dei cittadini, nello specifico con la Tari.
La comunicazione dello sciopero è stata inviata giorni fa al prefetto Claudio Palomba, ai sindaci di Lecce e di Surbo, alla commissione di garanzia per gli scioperi e ai lavoratori nei cantieri. Ventiquattro ore durante le quali la spazzatura resterà per strada e dopo un week end, dunque sarà indispensabile vigilare sugli abbandoni e fare una differenziata accurata e intelligente per limitare i danni.
 
Liti giudiziarie e sciopero, arrivano però in un momento in cui la città, lentamente, ha visto aumentare il volume di rifiuti differenziati, arrivato a sfiorare il 50% e l’amministrazione, con l’assessorato all’Ambiente, comincia a pensare al varo di una “tariffa intelligente”, tarata sulle effettive produzione di rifiuti e capacità di differenziare di famiglie e imprese.
Per il momento, la raccolta è ferma al 48,53%: un risultato comunque importante, visto che nel 2015 - quando Monteco avviò effettivamente il servizio “porta a porta” - Lecce era ferma a poco più del 17%.
E da migliorare non ci sarà, nei prossimi mesi, soltanto la percentuale di differenziata, ma anche la capacità di riscossione dell’ente. La sacca di evasione della Tari, infatti, si attesa intorno al 20-25% delle entrate previste. Un’enormità e un danno sostanzioso non soltanto alle casse dell’ente, ma anche al decoro della città visto che chi, non avendo pagato la Tari, non ha ritirato il kit per la differenziata, si libera della propria immondizia abbandonandola dove capita.
Da cambiare e migliorare, insomma, c’è ancora tanto e la strada, per l’amministrazione Salvemini, sarà tutta in salita.
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