Sant’Oronzo, sì della Sovrintendenza al recupero di statua e colonna

Sant’Oronzo, sì della Sovrintendenza al recupero di statua e colonna
di Francesca SOZZO
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Lunedì 18 Settembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 20:46
Arriva l’ok della Sovrintendenza che dice sì al restauro della statua e della colonna e all’illuminazione artistica del monumento. 
La statua di Sant’Oronzo e la colonna su cui è posata a partire dal prossimo mese resteranno impacchettate per sei mesi grazie all’intervento di recupero del monumento che si trova nel salotto della città. Un progetto che porta la firma di un mecenate, la ditta Colaci che ha proposto all’amministrazione comunale il recupero di uno dei monumenti simbolo della città.
La settimana scorsa il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Delli Noci ha incontrato i responsabili della Sovrintendenza, in occasione di un confronto sui cantieri dell’ex Caserma Massa. In quell’occasione è stato comunicato all’amministrazione comunale il bene placito da parte dell’ente per l’intervento di recupero. E così sarà. 
«L’amministrazione comunale - ha dichiarato Delli Noci - aveva approvato il progetto. Ma io personalmente ho chiesto che statua e colonna venissero valorizzati attraverso l’illuminazione artistica notturna». Un suggerimento accolto dalla ditta di Alessano che ha provveduto a modificare il progetto. 
Una grande gabbia bianca coprirà per ben sei mesi la colonna e la statua di Sant’Oronzo, un po’ come accaduto con il restaturo del mosaico dellaLupa sull’ovale della piazza. Sulla gabbia ci saranno degli sponsor di livello nazionale che compariranno sui “banner” della gabbia. 
Il progetto, proposto dalla ditta Colaci di Alessano, prevede una serie di interventi sia sulla colonna che risale al 1600 è stata realizzata utilizzando i rocchi crollati dello stelo marmoreo di una delle due colonne romane che erano poste al termine della Via Appia a Brindisi, Comune che qualche anno fa chiese la restituzione della colonna a Lecce. 
Contestualmente si interverrà sulla statua del santo patrono costruita Venezia nel 1739 e realizzata in bronzo fuso. Si dovrà intervenire sui segni del tempo per evitare che la statua rischi il degrado. 
Un progetto che sarebbe già dovuto partire nello scorso mese di giugno, avviato già dalla precedente amministrazione comunale. Poi una serie di stop burocratici, compreso il costo dei lavori che se avesse superato i 40mila euro avrebbe costretto il Comune ad una bando di gara, hanno frenato l’intervento. Fino ad oggi: con l’ok non solo dell’amministrazione comunale ma anche della Sovrintendenza. 
 
Per fare in modo di valorizzare il monumento anche di notte, si interverrà anche sull’illuminazione artistica con una luce adeguata per evitare qualsiasi impatto ambientale.
L’idea della ditta è quella di immaginare di illuminare la statua dai capitelli stessi così da evitare anche l’impatto visivo costruendo delle lampade ad hoc da integrare con il capitello. Questo intervento consentirà anche di limitare l’impatto luminoso e ambientale. «Un’opportunità doppia questa - ha aggiunto Delli Noci - che ci consente di recuperare il monumento simbolo della città e di farlo senza oneri per l’amministrazione grazie all’intervento dei privati e degli sponsor che compariranno sulla gabbia che avvolgerà la statua per i prossimi sei mesi, consegnandoci il recupero del monumento».
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