Migliaia di turisti in arrivo: ad aspettarli un treno del ’77

Migliaia di turisti in arrivo: ad aspettarli un treno del ’77
di Paola COLACI
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Domenica 31 Luglio 2016, 10:46 - Ultimo aggiornamento: 16:59

Una mare di turisti in marcia verso le spiagge. Migliaia di vacanzieri in arrivo da ogni parte d’Italia. Comitive di giovani diretti a Gallipoli e famiglie che hanno scelto di passare le vacanze sull’Adriatico. Ma nel Salento del “grande boom” si viaggia ancora sugli stessi treni di 40 anni fa. É successo anche ieri. E purtroppo accadrà ancora.
Il sistema di trasporto locale “targato” Fse arranca e va in affanno. E sui binari dei treni locali le brutte figure si moltiplicano e fanno il paio con i commenti indignati di chi non accetta che la nuova “capitale del turismo italiano” sia davvero così impreparata a gestire questi flussi da record.
 
Nei fatti, però, è così. È accaduto nelle scorse settimane. Ed è successo anche ieri: la stazione di Lecce scoppiava di gente. E il primo weekend da bollino nero sul fronte degli arrivi è cominciato molto presto. Tutto esaurito sul Frecciarossa da Milano e nessun biglietto disponibile sulle altre Frecce in arrivo da tutta Italia. Miglia di turisti in viaggio verso il Salento, si diceva. Quelli che si annunciavano sin dallo scorso inverno. Proprio quando le previsioni di flussi da record venivano sbandierate con orgoglio da amministratori regionali e locali. Presidenti, assessori e consiglieri che ora si indignano se sul sesto binario della stazione di Lecce ad accogliere centinaia di turisti diretti verso il mare sono piazzate le littorine del 1977.

Le stesse che anche ieri le Ferrovie Sud Est hanno offerto in dote a centinaia di vacanzieri che puntavano a raggiungere il mare. Soprattutto quello di Gallipoli. Ma anche le coste di Otranto. Viaggi della speranza a cadenza regolare, dunque. E “pacchetti turistici” acquistabili con un biglietto da 4.20 euro. Compreso nel prezzo un viaggio di oltre un’ora a bordo di un vecchio convoglio elettrico da 70 posti a sedere. Sedili di pelle logora, finestroni imbrattati e spalancati per far circolare l’aria a bordo e un corridoio affollato di turisti, valige, passeggini e ambulanti carichi di merce da vendere sulle spiagge. «Questa mattina a bordo del treno c’era talmente tanta gente che sembrava di essere in metropolitana a Milano nell’ora di punta» racconta Agnese. La giovane salentina ieri mattina è stata protagonista della prima figuraccia della giornata. Agnese ha scelto di andare al mare in treno. Partenza dal quinto binario della stazione di Lecce alle 7. 58 e solito scenario surreale. In attesa sulla banchina decine di viaggiatori: pochi salentini, alcuni venditori ambulanti e tantissimi giovani turisti convinti che raggiungere Gallipoli potesse essere un gioco da ragazzi. Del resto chi immaginava che la nuova Ibiza d’Italia non fosse collegata in maniera rapida ed efficiente?

Eppure la realtà è proprio questa. E i vacanzieri se ne sono accorti molto presto. «Stamattina i ragazzi non credevano ai loro occhi - racconta Agnese - Vedere arrivare sul binario una littorina vecchia e sporca che poteva contenere appena la metà dei viaggiatori ha lasciato tutti a bocca aperta. Non nascondo che ho provato imbarazzo ascoltando i loro commenti indignati». Stessa indignazione a pochi minuti dalle 19. E identica, surreale “pellicola” che era andata in scena la mattina. Treni in arrivo da ogni parte d’Italia. Stazione di Lecce affollata di trolley, valige e turisti. Sul sesto binario già mezz’ora prima delle 18.59 circa 200 vacanzieri in attesa della linea locale Fse diretta a Gallipoli. E come da copione, al cospetto del popolo delle vacanze si è presentata la solita, vecchia littorina.

«Dai, ragazzi. Questo treno schifoso non può essere il nostro» ha detto una ventenne toscana ai compagni di viaggio. Ma per una decina di minuti l’incubo ha rischiato di trasformarsi in realtà. Il treno previsto da Fse a quall’ora e sulla tratta più affollata del Salento era proprio quello: il convoglio anni ’80 che i macchinisti hanno dovuto riportare in deposito quasi subito. Un’attesa di 20 minuti per rimediare un moderno Atr 220. E forse anche un po’ di dignità. Poi, finalmente, tutti in marcia verso la Perla dello Jonio. Intanto i moderni Atr 220 in circolazione vanno e vengono in direzione Bari con pochissimi utenti a bordo.
Per fortuna che alla mobilità estiva ci pensa “Salento in Bus”.

Per tutta la giornata i pullman della Provincia hanno fatto la spola da Lecce a Gallipoli trasportando più di 1.200 turisti a bordo. E questa mattina si ricominica. Sino alla fine di questa estate “stellare”.

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